1. Cugini


    Data: 17/10/2017, Categorie: Anale Prime Esperienze Tabù Autore: melogodo, Fonte: xHamster

    ... solo la falce di luna illuminava la campagna, gli unici rumori erano quello dei grilli e dell’acqua che scorreva lenta, solo lontano sulla strada qualche auto passava veloce riprendemmo a camminare mentre quel dito si insinuava sempre di più.
    
    Marco dietro a noi aveva notato le manovre di Francesco e il fatto che io ci stavo, nel buio si era tolto i bermuda e le mutande, mi raggiunse ,mi abbracciò da dietro e mi appoggiò il membro durissimo, colmo dell’ironia quelle zeppe che indossavo mi tenevano all’altezza giusta per farmelo puntare diritto.
    
    Non stavo più facendo finta sentivo un formicolio piacevole , allargai le gambe mi umettai il culo e anche lui infilò un dito ben in fondo, ero perso mi piacevano le donne ma mi turbava positivamente anche quella situazione, ormai era da risolvere.
    
    Tolse il dito e appoggio la cappella la incitai: “Marco a questo punto … coraggio spingilo dentro e inculami, dopo Faccio divertire anche te Franci”
    
    Me lo fece entrare piano arrivato al punto di resistenza mi fermai un attimo lui con un colpetto deciso lo inserì tutto e un calore intenso mi prese al interno, Francesco mi chiese cosa provavo risposi solamente “ uuu mmmm” .
    
    La posizione era scomoda, ci mettemmo sulla sponda rialzata del Mincio in mezzo all’ erba e allora cominciò pompare meglio.
    
    Un rumore lontano ci distolse, era un contadino che andava verso i campi in bicicletta, ci acquattammo dietro i rovi e i gelsi nell’erba, mentre passava il contadino me lo tenne spinto ...
    ... fortissimo in culo e anzi il passaggio di quello straniero mi eccitò al massimo sentivo che glielo stringevo come non mai, passato il pericolo riprese con maggior foga, mi piaceva, con un urlo soffocato venne riempiendomi con uno schizzo di liquido caldissimo, e finimmo con una risata reciproca.
    
    Francesco venne vicino con una risata:“Seee ti è piaciuto vero, però avevi promesso prima a me di farti inculare“.
    
    “Che vuoi lui è stato più svelto, ma c’è ne anche per te tranquillo” invece dell’imbarazzo c’era che ci stavamo divertendo,: “Dai vai … il culo è tuo … , adesso che sò com’è non deludermi .. ma dacci dentro”.
    
    Si vedeva poco alla luce della luna ma appena lo estrasse mi resi conto che aveva uno di quegli uccelli che si tengono con due mani, una specie di manico di badile, fece fatica ad entrare e faceva un pochino male, dovette insistere e bagnarmi almeno tre o quattro volte per superare il punto di non ritorno, ma appena assuefattomi mi rilassi mi lasciai inculare, decisamente lavorava con impegno, aumentò il ritmo prima di venire, sentii uno schizzo caldo in me e me lo spinse in fondo al massimo e lo tenne premuto, sottovoce mugolava di piacere, terminato fui io che venni masturbandomi, schizzando e contorcendomi per quanto godevo.
    
    Tornammo alla casa non prima di esserci rinfres**ti nel fiume, sperando che gli altri non avessero notato la nostra assenza, mi ricomposi per tornare a casa, quella notte non riuscii a dormire tanto era stata l’emozione mi avevano ...