1. Cugini


    Data: 17/10/2017, Categorie: Anale Prime Esperienze Tabù Autore: melogodo, Fonte: xHamster

    Erano gli anni d’oro di Baglioni e dei Pooh, finita la scuola io e la frotta di cugini ci godevamo l’estate nella bassa Mantovano tra bagni nel Mincio e serate di gruppo ballando alla musica di quegli sgangherati mangiadischi.
    
    Una sera di fine Luglio stavamo divertendoci nel ex fienile della cascina, indossavo dei bermuda molto in voga quell’anno, in oltre facendo nuoto liscio e depilato.
    
    La cuginetta, sguardo acuto, e spirito da diavolo, frizzante ed eccitata venne vicino :
    
    “Hei ma che belle gambe lisce che hai, saresti perfetto, perché non ti fai truccare, mi piacerebbe tanto, non ho mai truccato un maschio, dai qualcosa di diverso dal solito”
    
    Lo sapevano tutti che se c’era da fare una follia io ero sempre in prima linea per tenere su la compagnia mi davo da far. in quel momento ero sinceramente combattuto, al concepimento siamo tutti femmine poi col proseguire ecco la trasmutazione e la parte femminile che ristagnava in me quasi quasi si sentiva gratificata da quei complimenti, comunque cercai di rifiutare: “ Ma sei matta e poi cosa penseranno?”
    
    La mia cuginetta non sentiva ragioni e guardandomi con occhi da cerbiatta continuò ad insistere: “ Dai .. daiiiii fallo per me… è solo per questa volta ti prego daiiii ”.
    
    a darle manforte anche il fratello: “ Dai fai uno sforzo, ci facciamo quattro risate”
    
    Insistettero tanto che cedetti : ”Mi domando perché devo sempre fare io la cavia, comunque sia facciamo anche questa follia, basta che poi non me la meniate ...
    ... per tutta l’estate” tanto dovevo rientrare a metà agosto e cosa peggiore avevo in mano la cartolina per la visita di leva”.
    
    Nonostante fosse stata lei a dare il via alla questione, rimase un tantino dal fatto che avessi accettato.
    
    “Davvero posso, che bello “ e così aiutata dalla cugina liliana iniziarono l’opera di restyling, pensavo si sarebbero limitate al trucco, mi sbagliavo, provvidero a fornirmi anche di gonna,mutande con pizzo, canottiera.
    
    Speravo di averla scampata con le scarpe, io ho la taglia 41 mentre le ragazze al massimo avevano la quaranta, ma per mia sfortuna la cugina Liliana volle a tutti i costi farmi provare un paio i suoi sandali taglia quaranta e purtroppo riuscii a indossarli, così furono obbligate a terminare l’opera colorandomi le unghie dei piedi con un bel rosso.
    
    L’effetto gonna era insolito, mi faceva sentire una strana frescura, le scarpe alte erano terribili, non perché scomode anzi, lo furono primi passi, mi muovevo come Frankestein inelegante e scoordinato, meno male che quelle zeppe in sughero mi davano un pochino di stabilità, furono prodighe di consigli e su come muovermi e in una decina di minuti ci riuscii ma sculettavo più delle ragazze.
    
    Il momento più imbarazzante fu quando mi ripresentai alla combriccola, dopo un attimo di perplessità ci fu un applauso e degli ululati, tanto eravamo in piena campagna e quel sabato sera a parte noi ragazzi, tutto il parentado era riunito per una delle loro noiosissime cene del buon ricordo ...
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