1. La suocera – 3


    Data: 12/07/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Incesti Racconti sull'Autoerotismo, Voyeur Autore: Effebi, Fonte: RaccontiMilu

    ... tradire dello sbriciata al culo. Possibile non si fosse accorta dell’upskirt involontario? – “cioè, guardandoti sei veramente desiderabile” – conclusi.
    
    Abbozzò un sorriso: – “Grazie, sei un tesoro. Adesso chiudo la porta che altrimenti rischiamo” – si voltò e fece per chiudere – “Grazie” – si voltò ancora lasciando intravedere il profilo di quelle belle poppe un po’ cadute, con uno spuntoncino bello dritto e carnoso che svettava dal tessuto. Chiuse finalmente la porta. Una gatta in calore. Mi facevano male le palle da quanto erano gonfie. Dovevo necessariamente darmi sollievo. Solo che più volevo e più mi tornava in mente la dedica che voleva fatta mia suocera e quanto mi fosse apparsa d’un tratto una gran porca.
    
    Scacciai il pensiero. Avevo preso una decisione. Ma l’avevo davvero presa?
    
    Vibrò il telefono. Era mia suocera, era una foto.
    
    “Grazie per il pensiero!” La foto ritraeva il vassoio poggiato sul letto ed il particolare del fiore che avevo preso per lei.
    
    “Di nulla ;)” risposi con un sorriso. Riposi il telefono nuovamente. Poi lo ripresi un secondo e tornai a guardare la foto. Sull’angolo alto della foto c’era un angolo che sembrava diverso, era lo specchio della camera di mia suocera. Guardai bene ed ingrandii appena un po’ meglio per capire. Nello specchio si vedeva la gamba di mia ...
    ... suocera nuda e su saliva fino alla fica. Cazzo, si era spogliata e mi aveva fatto una foto? Continuai a guardare la foto. Aveva un bel pelo curato, di colore fulvo, che lasciava intravedere le grandi labbra ben accentuate. Non ce la facevo più. Mi tirai fuori il cazzo dolorante dai pantaloni e cominciai a segarmi velocemente e furiosamente, come da ragazzino, sul particolare di mia suocera. Le mie palle erano dure ed alte, pronte ad esplodere. La cappella rilasciava già del liquido dall’eccitazione. Facevo su e giù a mano piena, per darmi sollievo immediato, un sollievo che non tardò ad arrivare, potentissimo, sconquassante e soprattutto che direzionai verso la fica di mia suocera. Grugnii di piacere e credo che anche lei mi sentii, forse anche perché non feci niente per evitare che non sentisse. Volevo che sentisse che avevo gradito e che, se voleva giocare, stava giocando con il fuoco.
    
    “Prendila tutta” – pensai – “ora ci penso io a te…”
    
    Salvai la foto a parte dalle solite, mi ricomposi ed asciugai il telefono ed il pavimento del casino che avevo fatto. Ne avevo ancora, ma non vedevo l’ora di poter ingroppare rumorosamente mia moglie e farlo sentire a quella porcona di mia suocera.
    
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