1. “Ma per chi ci ha prese quello scemo?”


    Data: 01/07/2023, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Trans Voyeur Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu

    Quello stesso sabato nascevo io una donna che finalmente alleggerita dal fardello del mio corpo maschile potevo nascere, crescere, vivere in tutta la mia femminilità. Dopo alcuni anni in cui mi nascondevo mia madre, persona mentalmente e culturalmente aperta (a volte fin troppo!!), ha saputo e mi ha accettata, mia sorella già sapeva ed ora anche l’amica e socia di mia madre, Zia Pamela, che zia non è ma che noi consideriamo tale da sempre, spudoratamente scevra di queste problematiche ha saputo della mia condizione e si è subito offerta di iniziarmi ad una palese rinascita.
    
    La Zia, dopo un lauto pasto svoltosi serenamente in allegria in famiglia, mi ha praticamente rapita e trascinata via per avviare la mia trasformazione.
    
    Un pomeriggio vissuto con lei in un mondo dorato: estetista, parrucchiere, negozi…
    
    Un pomeriggio faticoso ma vissuto appieno dal mio spirito femminile.
    
    I trattamenti di bellezza al viso, al corpo intero, dalla manicure e pedicure alla depilazione totale, dal massaggio alla sauna… Il taglio e una leggera decolorazione dei capelli… quel sentirsi curata, apprezzata e soprattutto vedere nello specchio venir fuori, anche nell’aspetto, la ragazza che si celava in me ovviamente mi rendeva euforica!
    
    Non smettevo di guardarmi le mani così curate, il viso così delicatamente truccato con quelle labbra rosa così ben armonizzate con tutto l’insieme e i miei occhi che quelle ciglia insieme a quella sfumatura di ombretto e a quel eyeliner, che ne disegnava ...
    ... la forma, facevano risaltare… Un sogno si realizzava!
    
    Tutto ciò sotto lo sguardo attento, e non solo, della “zia”. Lei non perdeva occasione di sfiorarmi, carezzarmi, stuzzicarmi; no, no, non si trattava d’incoraggiamento o d’apprezzamento o almeno non solo quello, lei voleva proprio provocarmi, creare e mantenere in me un senso di sottile eccitazione: mentre facevo la manicure teneva il suo viso accanto al mio e mi sfiorava il collo con le labbra o mi mordeva il lobo degli orecchi…, mentre venivo truccata le sue mani sulle mie ginocchia salivano “distrattamente” fra le mie cosce…, dopo la depilazione o durante la sauna le sue dita disegnarono il mio corpo a più riprese magari aggiungendo un “casto” bacio sulle labbra ogni volta che si inoltravano in zone più intime.
    
    Non subivo, anzi, mi piaceva da matti questo trattamento.
    
    Ad una mia timida rimostranza sul fatto che il mio pene stesse rispondendo alle sue attenzioni mi rispose
    
    “Ottimo! Sei una trans… mica colpa tua se hai una clito enorme che sembra un cazzo!” poi continuando a sfiorarlo con la punta delle dita “e che cazzo poi, ops! Che clito! complimenti!” disse ammirata… “Magari poi potremmo farci un pensierino io e te, dolce nipotina” e scoppiò a ridere…
    
    Una piacevolissima tortura che continuò nei negozi di intimo dove a me sembrava di vivere nel mondo dei balocchi e dove lei pretese che sfilassi ora con questo ora con quel capo, accertandosi, verificando “con mano” che ogni capo svelasse o nascondesse, o ...
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