1. Vera troia


    Data: 15/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... riallacciò e se ne andò, senza un minimo gesto di ringraziamento. Ma il ragazzo, con la bocca impastata di sperma, aveva altro da pensare. Le spinte dientro di lui erano sempre più forti, tanto che lo spinsero verso il muro dove venne schiacciato quasi a volercelo inchiodare finché anche il secondo uomo sborrò e gli sparò dentro una quantità incredibile di succo.
    
    Continuò a spingere con colpi sempre più lenti fino a svuotarsi completamente i coglioni, prese dei fazzolettini dalla tasca, lo tirò fuori piano, lo pulì e, avvolto nella carta, se lo rimise nei pantaloni e se ne andò facendogli un ganascino. "Bravo, complimenti, spero di rivederti qui un'altra volta".
    
    Il ragazzo, completamente stordito, si rialzò lentamente e si accorse di essere anche lui venuto (chissà quando) su pavimento. Ma non era finita. Un altro maschio, tra quelli che assistevano, sui 35 anni, in jeans, gli si avvicinò e lo prese per un braccio, spingendolo verso gli schienali delle ultime sedie. Anche lui era alto, robusto, virile, deciso. Lui obbedì e, tenendosi su a malapena i pantaloni, raggiunse le sedie e si piegò appoggiandosi a quelle.
    
    Non dovette attendere molto perché un altro cazzo, ancora più grosso, gli si piantasse interamente dentro, facilitato dalla sborrata precedente. Impedì che urlasse mettendogli una mano sulla bocca mentre con l'altra gli teneva saldamente un fianco.
    
    Lo montò come un animale con gran piacere di tutti: di lui, del ragazzo e degli astanti. E, quando sullo ...
    ... schermo davanti un grosso cazzo negro sparava una quantità enorme di sperma sul culo appena scopato, anche lui si scaricò completamente nel fondo di quella che era diventata ormai una voragine umida di sborra. Anche gli ultimi di quelli che assistevano non resistettero più.
    
    Rimase così, piegato su quel piccolo corpo, tenendolo fortemente abbrancato, facendogli sentire il battito del suo cuore sulla schiena ed il suo respiro nell'orecchio. "Sei fantastico", gli sussurrò.
    
    "Anche tu", gli rispose il ragazzo.
    
    "Ti va di parlare un po? Sediamoci".
    
    Così, mentre il capannello di guardoni si allontanava, loro raggiunsero le prime sedie. Nel farlo, il ragazzo fece un piccolo gesto di sofferenza. "Ti fa male? Scusami se c'ho messo troppa forza ma tu mi ecciti un casino".
    
    Il ragazzo sorrise. "No, non ti preoccupare, non è niente". Si meravigliò della gentilezza con la quale quel maschio, fino a poco prima scatenato, lo trattava. A dirla tutta era proprio un gran bel pezzo di maschio, tanto che non avresti mai pensato che avesse certi interessi. Un filo di barba di due giorni gli incorniciava quel viso duro. Quella gentilezza attenuò nel giovane il timore che incuteva al solo guardarlo.
    
    Si presentarono. Quello parlava bene ma una leggera inflessione lo tradì. "Non sei di qui?".
    
    "No, sono siciliano, si sente?"
    
    "Veramente no. Parli molto bene l'italiano. Che fai qui a Roma?"
    
    "E' qualche anno che sono qua per lavoro. Ti va di venire a casa mia? Vivo con altri, ci ...
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