1. Lo spettatore perfetto


    Data: 24/06/2023, Categorie: Masturbazione Autore: aristide, Fonte: EroticiRacconti

    I pomeriggi primaverili sono i miei preferiti.
    
    I pomeriggi primaverili sono archi di tempo che sfuggono a qualsiasi ossidazione dei ricordi, rimangono sospesi nell’indefinito delle memorie, sepolti… ma mai archiviati del tutto.
    
    Durante questa stagione tendo a scivolare con molta facilità nel manto vellutato dei pensieri lussuriosi e a ricordare vividamente episodi di natura erotica.
    
    Ho sempre amato vedere le donne godere, la mia volontà è fragile davanti a un momento di estasi pura come l’orgasmo femminile; mi sento lo spettatore perfetto: colui che, in rigoroso silenzio, beneficia di questo attimo personale.
    
    La prima volta che una ragazza si è masturbata davanti a me ho pensato che avrei pagato per avvicinarmi in modo tangibile a quel piacere e a quell’elegante desiderio.
    
    Le ore centrali di questi pomeriggi sono le più versatili della giornata: si conclude il pranzo, ci si rilassa, si creano tempi morti perfetti per rallentare la frenesia da routine e concedersi qualsiasi tipo di sfizio. Avevamo da poco concluso il nostro pic nic nel parco.
    
    Ricordo lei come ricordo la mia canzone preferita, le sue gambe di ninfa infinite e setose al tatto.
    
    Durante il nostro banchetto ammiravo furtivamente la forma dei suoi capezzoli che si disegnava sotto i vestiti e presagivo l’assenza di qualsiasi tipo di reggiseno. Ciò divenne una conferma una volta rientrati nel suo appartamento, decise di liberarsi della camicetta in favore di una comoda t-shirt bianca che ...
    ... permetteva una vista offuscata e chiara allo stesso tempo.
    
    Mi offrì il caffè, si sedette davanti a me e continuammo a chiacchierare fino a che non dirottammo l’attenzione verso un silenzio carico d’attesa.
    
    Guardami.
    
    Percepivo la tensione, il suo tono mirato e sensuale echeggiò prepotentemente nella stanza.
    
    Ho detto “guardami”, ripetè.
    
    Rimembro la mia testa e il mio cuore che si fusero assieme dandomi un pugno allo stomaco nel tentativo di riportarmi alla realtà, nella speranza che lo scenario da me idealizzato si materializzasse.
    
    Cominciò ad accarezzarsi candidamente il seno sinistro, tracciando segni circolari con le dita e ricercando la dolce scintilla dell’eccitamento. Mi fissava, con sguardo felino, fiera del suo gesto poco innocente. Sorrise soddisfatta quando notò la presenza turgida del mio membro, sapeva che ciò era dovuto a lei.
    
    La sua mano scivolò maliziosamente sotto la maglietta, stringendo con delicata veemenza ciò che avrei voluto stringere io.
    
    Pausa.
    
    Primo sospiro di piacere.
    
    Nella mia testa si attanagliarono i pensieri più sporchi che potessi fare: la sognavo mentre mi dominava, compiaciuta di cavalcarmi il viso madido di lei.
    
    Decise di alzarsi e slacciare parzialmente gli shorts; superando il suo intimo andò a toccare il centro del mio interesse. Con un brivido di goduria riportò la sua mano, invidiata da tutto me stesso, in vista. Accadde quanto desideravo, il suo dito era andato alla ricerca dell’essenza che avrei voluto assaporare ...
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