1. Quell' unico amore al femminile che non riesco a dimenticare- secona parte


    Data: 17/06/2023, Categorie: Lesbo Autore: Serena Rossi, Fonte: EroticiRacconti

    Quando mi svegliai Matilde dormiva ancora, tra le sue braccia mi sentii come in una sorta di paradiso. Cominciai ad accarezzarle il viso e poi il seno fino a quando lei aprì gli occhi, ci fissammo per qualche istante poi ci baciammo con lo stesso trasporto della sera prima per lunghissimi attimi.
    
    La nostra giornata poi ci trasportò nei tantissimi impegni di lavoro visitando tutti i clienti con cui avevamo appuntamento.
    
    Arrivata finalmente la sera e giunte in albergo mi chiese cosa volessi fare una volta arrivate al nostro piano. Io senza rispondere appena lei aprì la sua stanza entrai ancora senza dire nulla. Matilde allora incominciò a spogliarsi dicendo che avrebbe fatto una doccia. Dopo un paio di minuti trovai la forza di levarmi gli abiti e la raggiunsi in bagno entrando con lei nella cabina spaziosa.
    
    Nessuna delle due disse nulla ci limitammo a guardarci negli occhi mentre l'acqua cominciava a scorrere. Ricordo che avevo solo tanta voglia di baciarla, incominciai a farlo, le nostre lingue saettavano in turbinio che saliva impetuoso. Con decisione e fermezza ma anche con tanta delicatezza portò la sua mano sul mio pube, io questa volta non opposi resistenza, ero totalmente trascinata da emozioni troppo forti, sconosciute ma devastanti.
    
    Aveva un modo di toccarmi che non avevo mai provato prima, cominciai a sentire dei brividi travolgenti, le gambe sembravano cedermi. Senza smettere di baciarla dovetti aggrapparmi alle sue spalle per non cadere. Il bacio non ...
    ... aveva soluzione di continuità, il calore che cresceva nel mio corpo era inarrestabile e inevitabilmente come uno tsunami arrivò forse il più devastante degli orgasmi che avessi mai provato.
    
    Riemersi dopo istanti che sembrarono secoli e volli uscire per asciugarmi, ponendomi solo qualche istante dopo l'attenzione sul fatto che Matilde non avesse da me altre attenzioni se non quelle del bacio. Lei parve tranquilla, anzi mi sollecitò a prepararmi per andare quanto prima a cenare.
    
    Durante il pasto parlammo di lavoro, di noi, scherzammo moltissimo in un clima di grande empatia.
    
    Una volta terminato decidemmo di fare una passeggiata durante la quale entrambe facemmo un paio di telefonate, nelle mia ovviamente io chiamai casa.
    
    Quando decidemmo di andare a dormire io le dissi in modo risoluto che non sarei andata nella mia stanza. Accolse la mia notizia con un sorriso complice e accarezzandomi il viso mi prese per mano per condurmi nella sua.
    
    Quando ci trovammo a letto da subito incominciarono baci e carezze, lei cercò nuovamente di farsi strada verso le mie intimità ma stavolta la fermai ero io che dovevo finalmente dedicarmi al suo piacere.
    
    Incominciai a baciarle ogni millimetro del suo splendido corpo, il cuore sembrava esplodermi. Forse senza la sua enorme capacità amatoria mi dedicai comunque con trasporto e generosità. Matilde sembrava godere delle mie attenzioni, quando giunsi con le mie labbra sulla sua vulva rimasi per un pò imbarazzata, era comunque una cosa ...
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