1. Guarda che ci sto eh!


    Data: 14/07/2018, Categorie: scambio di coppia Autore: Michelabona, Fonte: EroticiRacconti

    Mi vergogno. Un racconto veloce. Mi vergogno per le porcate che ultimamente ho fatto. Le avevo fatte solo con mio marito certe porcate e, fino ad un mese fa, lui, Marco, mio marito, era l'unico maschio con cui ero stata. Io sono Michela, una bella donna di 49 anni. Il problema è proprio questo perchè, come dice mio mio marito e ne sono convinta pure io, sono ancora provocante e in grado di suscitare pensieri morbosi. Da circa 4 mesi abbiamo riscoperto, dopo un lungo periodo di appannamento, i piaceri del sesso. Sicuramente perchè viviamo serenamente: non vi sembra niente che abbiamo finito di pagare il mutuo della casa? Non vi sembra niente che nostro figlio, anche se lontano dalla nostra Sicilia, si è sistemato? Una sera di quasi due mesi fa stavamo seguendo in tv. Ero distesa sul divano con la testa sulle sue cosce a mo di cuscino. Ad un tratto prese a scoprirmi aprendomi la vestaglia. Incominciò a dirmi che ero bona e che potevo farmi guardare senza timore. Gli dissi di smetterla però il gioco mi faceva eccitare. Fino a quando incominciò a toccarmi la fica e a masturbarmi. Che godimento! Figuratevi che, nelle sere che seguirono, mi risistemai nella stessa posizione con la speranza che lui rigiocasse. Rigiocò e fu sempre più eccitante. Non potei più assecondarlo quando mi disse che mi voleva portare in un posto dove potevo farmi guardare e magari toccare da qualche estraneo. Gli dicevo che non si doveva neanche permettere di dire certe cose ma lui insisteva. Avevo letto di ...
    ... questi posti frequentati da guardoni. Mi eccitavo e mi innervosivo nello stesso tempo. Una domenica pomeriggio, seguendo , io nella stessa posizione, insistette ancora per l'ennesima volta. Gli dissi proprio così: "Guarda che ci sto eh!" "Andiamo allora?" "Andiamo. Te ne faccio pentire eh!" Figuratevi che gli chiesi pure come dovevo vestirmi. Gonna larga e maglioncino senza reggiseno; sopra un giubbino. Ero certa che in auto, lungo il tragitto, avrebbe detto di lasciar perdere. Invece no. Dopo quasi un'ora, eravamo in un'altra città, lasciò la statale e dopo circa mezzo km di strada sterrata arrivammo in uno spiazzale nei pressi di un fiume. Da una parte un canneto, dall'altra un boschetto. Avevo paura e glielo dissi. Non era ancora buio e si vedeva tutto chiaramente. In fondo due auto e lui mi disse che sicuramente erano due coppie che si scambiavano. Gli dissi che volevo andare via e invece prese a toccarmi. Gli dissi che potevamo farlo a casa nostra e proprio in quel momento dal boschetto spuntarono due tizi. Velocemente vi dico che, nonostante le mie proteste, mio marito prese ad interloquire coi due i quali, presto, dissero che ero un pezzo di sticchio e che meritavo una menata. Uno era sulla sessantina ed era piuttosto tarchiato; l'altro sulla quarantina piuttosto magro. Mio marito mi scopri le cosce ed io le ricoprii dicendogli di finirla con le cose serie. Me le riscoprì tenendo la gonna su e i due tizi girarono dalla mia parte. Avevo le cosce in bella mostra e me le ...
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