1. Due mani non bastano ( Feat. Luthien )


    Data: 10/06/2023, Categorie: Voyeur Autore: Hermann Morr, Fonte: EroticiRacconti

    Tanto tempo fa.
    
    Ero al mare con gli amici, Marina di Massa, dove si fa un passo e si va a fondo, non come l'Adriatico. Qualcuno ha lanciato la solita sfida, nuotiamo fino alla boa, va bene, si parte in tre o quattro, uno alla volta toccano la boa e tornano indietro.
    
    Io l'avevo superata, per poter dire di essermi avventurato oltre il consentito, anche se solo di un metro, poi subito sono tornato e mi ci sono appoggiato un attimo.
    
    Solo un attimo per non preoccupare gli altri, ma ho posato la guancia sulla fredda plastica, l'ho abbracciata, sapevo che in quel momento nessuna corrente sarebbe stata un pericolo.
    
    È la stessa sensazione di adesso, qui con la benda in mano e tu davanti nuda, sono caduto in ginocchio, mi sono aggrappato ai tuoi fianchi e mi è tornato in mente quel giorno al mare.
    
    Perché sei la boa che impedisce alle correnti della vita di portarmi via.
    
    Ho ancora gli occhi chiusi e la guancia sulla tua pelle mentre ti parlo.
    
    " Ti fidi del mio regalo ? "
    
    "Mi fido di te"
    
    Ti accarezzo la nuca, mentre sento la tua guancia calda sul mio fianco, un accenno di barba che mi solletica la pelle, poi con un dito sotto al mento ti porto su ad incontrare i miei occhi. Sorrido, i capelli sparsi sul cuscino, ti tolgo la benda dalle mani, la osservo e la soppeso, sollevo le braccia e la lascio penzolare sul seno sospesa su due dita, ci gioco un po' come a volerci fare amicizia, mi sfioro la pelle con la sua seta, e poi te la restituisco, ripetendo : "Io mi ...
    ... fido di te". Perché so che qualunque cosa tu farai, non potrai mai farmi del male.
    
    Ho imparato ad amare ogni lato di te, anche il più oscuro. Quel tuo volerti spingere sempre oltre il limite. Le strisce rosse, brucianti sulla mia pelle... No, non è la paura che mi fa battere il cuore ora, è l'adrenalina, l'aspettativa, la tua infinita fantasia che mi conduce verso mondi inesplorati. Una notte mi dicesti di avermi domato, in realtà mi hai dato la libertà. Quale sarà il tuo regalo? Non ne ho idea, ma so che mi piacerà.
    
    Ora che sei bendata e stesa sul letto, posso massaggiarti col palmo della mano sull'ombelico, cerchi lenti, solo per scaldarti intanto che ti ammiro. Non è solo un fatto di bellezza o di forme, sono i ricordi, quando dici di essere un libro aperto non sai quanto è vero.
    
    La caviglia, te la eri slogata quella volta in montagna, ti avevo fatto da appoggio per scendere un passo alla volta fino al rifugio, avevamo trovato quella sorgente di acqua così fredda, ti aveva fatto bene subito.
    
    La spalla, era un aperitivo, ti ero arrivato dietro in silenzio, te l'ho baciata a sorpresa davanti a tutti, e a te era andato di traverso quel che avevi in bocca.
    
    Anche le cose successe da pochi giorni sono già scritte su di te, hai preso l'iniziativa, mi hai fatto impazzire fino a volere essere soltanto creta nelle tue mani, lo vedo qui tracciato sulla curva del seno.
    
    E' per questo il mio regalo, ho pensato a come ricambiare, mi sono reso conto che due sole mani non ...
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