1. Fragole e Champagne


    Data: 05/06/2023, Categorie: Lesbo Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    La voce di una donna sensuale rimbomba annunciando l'arrivo del Freccia Rossa da Firenze – Bologna. Mi sono sempre chiesta se per annunciare i Freccia Rossa nelle stazioni assumano delle pornostar.
    
    “È in arrivo sul quinto binario il treno interregionale Freccia Rossa proveniente da Firenze Bologna... aaaaaaahhhh! Allontanarsi dalla linea... aaaahhh... allontanarsi... hhh... cazzo, fammi finire! Allontanarsi dalla linea giallaaaaahhhhhhhh!”
    
    Due occhi orientali scrutano impazienti la banchina, in cerca di un volto, un particolare.
    
    “Di sicuro troverò io te, e non il contrario!” aveva chiosato Serena nell'ultima telefonata.
    
    Ma io non rinuncio all'idea e cerco di identificarla tra la folla. Una donna sola, bagaglio minimo.
    
    Gli uomini d'affari controllano i loro orologi e si affrettano a cercare qualche taxi sciamando giù dalle scale, aggiustandosi la cravatta ed i polsini delle camicie inamidate, secondo un rituale consolidato.
    
    Due occhi furtivi cercano di riconoscere tratti asiatici tra le persone che aspettano in fondo alla banchina. Serena si affretta, non vuole farsi aspettare ed è impaziente.
    
    Due occhi a mandorla, zigomi alti, capelli lunghi, lisci e neri.
    
    Una ragazza cerca tra la folla.
    
    Sarà lei?
    
    “Vacca cane, è lei? Così giovane? Così alta?”
    
    No, forse no, però... mica male! Eppure, altre donne asiatiche non... sì, forse è lei! Provo a sorriderle? Sta cercando qualcuno, o qualcuna...
    
    Mentre Yuko si alza in punta di piedi, una donna le si ...
    ... avvicina di lato, del tutto fuori dal suo campo visivo.
    
    Assurdo, si cerca con puntiglio e poi qualcuno ti si avvicina e neanche lo vedi.
    
    Ci provo, sarà lei? Beh, in fondo che può succedere?
    
    “Yuko?”
    
    Abbasso lo sguardo e la vedo. Sorrido sciogliendomi in una tenerezza più morbida del burro.
    
    “Sei tu?”
    
    Annuisce. È lei.
    
    Chiunque avrebbe risposto alla stessa maniera a quella ovvia domanda. Eppure è una domanda piena di sottintesi.
    
    Lei sorride.
    
    Le due donne si sorridono.
    
    Si abbracciano, forte forte.
    
    “Sei davvero tu...!”
    
    “Serena! Non ti avrei mai riconosciuto! Sei diversissima dalle foto, sei più scura, credevo che fossi più riccia!”
    
    “Tu invece... beh, non potevo sbagliare, eppure non osavo pensare che fossi tu. Anche tu, in foto sei diversa. Sei bellissima in quella foto, ma dal vivo, dal vivo...”
    
    “Lo sapevo, hai degli occhi bellissimi, ma il sorriso...”
    
    Serena si solleva sulle punte e si allunga in un bacio, resta indecisa, ma poi è la giapponese che le porge le labbra, arricciate, sporgenti, come un piccolo bocciolo.
    
    Un tocco delicato, forse solo sfiorato. Un rossetto fucsia scuro si appoggia ad uno vermiglio.
    
    Quel tanto per sentire il profumo dei rispettivi cosmetici.
    
    Serena si guarda in giro, quanti l'avranno vista?
    
    “Non importa, non ci vede nessuno. Qui a Milano puoi girare con le budella in mano e nessuno ti degno di uno sguardo.”
    
    Le due si prendono per le mani e restano a guardarsi per quasi una settimana.
    
    Non ci ...
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