1. Una vicina sexy


    Data: 13/07/2018, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: cd1948, Fonte: RaccontiMilu

    Una vicina sexy
    
    Capitolo 1 ‘ l’inizio.
    
    Tempo fa ero in trasferta per lavoro in una cittadina del centro Italia. La ditta mi aveva messo a disposizione un appartamento nelle città, dove avrei dovuto stare per circa 3 o 4 mesi. Nello stesso pianerottolo abitavano un’anziana signora sola di almeno 80 anni, una coppia senza figli sulla sessantina ed una giovane coppia con due bambini. Lui avrà avuto attorno ai 35 e lei un po’ meno di 30. I bambini avranno avuto 4 ed 1 anno circa. Il marito lavorava in un paesino un po’ fuori per cui partiva alquanto presto e ritornava la sera. Il tutto per 5 giorni la settimana.
    
    Lei vestiva sempre con delle minigonne o dei miniabiti molto corti per mettere in mostra il suo bel fisico, con due splendide gambe ben tornite, un culetto sporgente e due belle tette di una terza misura scarsa che stavano su benissimo pure senza reggiseno, anzi, muovendosi in modo alquanto conturbante sotto i vestitini o le magliette indossate per l’estate, spesso senza reggiseno.
    
    Comunque, quello che sto per raccontavi accadde un giorno verso la mezza. Stavo ritornando a casa dal lavoro per la pausa pranzo quando, arrivato davanti al portone, vedo questa vicina, Cristina, davanti al portone, chinata sulla carrozzina del piccolo a cercare qualcosa, forse le chiavi, dentro la borsetta. La visione da dietro era una cosa spettacolare. Sto vestitino corto, così piegata, non nascondeva nulla, anzi faceva vedere il culetto di fuori con un filino del perizoma che ...
    ... non nascondeva per nulla il buchino posteriore e con la fighetta perfettamente visibile data la trasparenza del perizomino. A me, a quella vista, ovviamente, venne il cazzo durissimo, creando pure un bel bulbo sui pantaloni. Comunque, visto che avevo le chiavi già in mano, le passai davanti sfiorandole il culetto prima con il cazzo e poi con una mano, ed aprii la porta. Lei si sollevò al sentirsi toccata ma quando mi vide, mi sorrise e mi ringraziò pure quando la aiutai con il passeggino.
    
    Una volta dentro, chiamammo l’ascensore, che ci mise una vita a scendere. Lei, nel frattempo, si chinò nuovamente per sistemare il bimbo, questa volta di faccia a me, così che potei vedere le sue tette in tutto il loro splendore, visto che il vestitino, una cosina cortissima, con solo una pettorina sostenuta da due bretelline a ricamo che s’incrociavano sulla schiena nuda fino alla cintura, si abbassò, facendomi godere, appunto, di un’ottima vista. Ovviamente, il bulbo non accennava a scendere ed era inutile cercare di nasconderlo. Quando arrivò l’ascensore, lei entrò con il passeggino ed io entrai dietro a lei. Visto lo spazio angusto, io rimasi dietro a lei, con il pacco praticamente a contatto con il suo culetto. Appena premuto il tasto per il nostro piano, il quinto, lei si chinò nuovamente sulla borsa per cercare le chiavi. In quel modo il vestitino si sollevò nuovamente e lei, arretrando, si trovò a contatto con il mio pacco. Io, a quel punto, non ci vidi più e le abbassai fulmineo le ...
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