1. Non è quello che sembra (prima parte)


    Data: 13/07/2018, Categorie: Lesbo Autore: Fausto, Fonte: EroticiRacconti

    Il racconto che sto per scrivere potrebbe cambiare genere due o tre volte, o rimanere uguale fino alla fine. Fatto sta che non ho nessuna storia in mente in questo momento. Quindi potrei scrivere di tutto, tanto da essere imprevedibile o prevedibile come ho sempre fatto. Anche il genere potrebbe essere errato o giusto una volta pubblicato, quindi vi conviene continuare a leggere per saperlo. Ho risvegliato la vostra curiosità ? Mmm mi sa proprio di si.
    
    Roberto un impiegato di banca di 38 anni, girovagava alle 2 di notte in pieno centro storico con il suo vestito scuro, la cravatta allentata, la faccia stanca e triste per una giornata di merda. Era sposato e senza figli per scelta di entrambi da 5 anni con Giorgia, vicepresidente presso un'azienda di Software per la creazione di siti. Una donna bellissima di 36 anni da fare invidiare ogni uomo. Bionda con capelli lunghi, snella, alta 1,66 e molto forte caratterialmente, ma le cose non stavano andando per il verso giusto con Roberto. Il loro rapporto si era raffreddato senza sapere veramente la causa: Era l'attrazione sessuale? Interessi comuni ? Trascurazione ? Fatto sta che Roberto da un po' di tempo aveva il sospetto che venisse licenziato da un giorno all'altro e infatti oggi gli hanno dato il ben servito e una liquidazione che si aspettava più consistente dopo anni di duro lavoro. Non aveva voglia di tornare a casa dalla moglie e tutto questo mentre il cellulare vibrava senza suoneria all'infinito nella sua giacca. Non ...
    ... aveva voglia di rispondere, perché sapeva che era Giorgia a chiamarla. Poi due vibrazioni di messaggi WhatsApp. Roberto non voleva nenmeno leggere, ma scocciato doveva farlo, magari era un'emergenza .....
    
    Giorgia: dove sei finito ?
    
    Giorgia: almeno rispondi coglione.
    
    No, non lo era, quindi pensava, "fottiti stronza".
    
    La notte si faceva più fredda mentre camminava senza meta. Dopo tutto, ottobre stava per finire e incombeva l'inverno. Il cappotto che portava non lo riscaldava tanto. Pensava, "col cazzo che torno a casa. Piuttosto muoio di freddo". Poi all'improvviso un colpo di sonno. Roberto non mangiava un pasto decente da qualche giorno e lo stress dei giorni passati si faceva sentire. Tutto intorno a lui girava, e sempre più vedeva avvicinarsi l'asfalto. Non si rendeva conto di cadere e poi ......il buio.
    
    Pensava.... "sono morto? Voglio morire".
    
    Sembrava fosse passato un secondo dopo il blackout, ma Roberto sentiva la sensazione di caldo sul petto. Anche il resto del corpo si stava riscaldando, era molto più piacevole. Poi una voce femminile....."ciao, finalmente sei sveglio, eri svenuto. Tieni un po' di tè, ti riscalda".
    
    Il sorriso di Angelica era come un'iniezione di energia per lui. Roberto ne era folgorato dalla bellezza di questa donna, ma non era sola, con lei ce ne era un'altra. Sembrava fosse finito in paradiso. Il luogo in cui si trovava era al quanto buio e grande. Le uniche luci che lo illuminavano erano delle candele profumate messe a caso ...
«12»