1. Il ricatto di un suocero depravato (parte 2)


    Data: 28/05/2023, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Pensieri_Osceni, Fonte: RaccontiMilu

    L’investigatore aveva fatto un ottimo lavoro e avevo ora l’esatta idea di che persona fosse Carmela: una venuta da fuori per cercare un buon partito. Assistere la vecchia zia era solo il pretesto per lasciare il suo paesino e cercare fortuna accalappiando qualche riccone. Dopotutto, grazie alla sua bellezza, le sarebbe stato facile riuscirci.Dovevo affrontarla e dirle che avevo capito le sue intenzioni.– È così ti stava riuscendo il gran colpo, eh… – Le ho detto una mattina, approfittando che fossimo soli. Lei mi ha guardata stupita.– Quale colpo?– Infinocchiare quel povero ritardato di mio figlio e fare poi la signora con i suoi, anzi miei, soldi.– Ma che sta dicendo! Come si permette! – Ha ribattuto, sorpresa e anche offesa.– Ho fatto qualche indagine, su di te. Ho scoperto cose interessanti…– Quali…– Beh, che ti piace fare la bella vita… So di tutti i regali costosi che ti facevano gli uomini al tuo paese. Tutti uomini sposati, tra l’altro. E so delle tue allegre esperienze extrauniversitarie… poi della fuga, il ritorno al paese, e l’approdo qui.– Sono tutte dicerie. Nei piccoli paesi la gente è così annoiata che inventa i pettegolezzi più indecenti, per distrarsi un po’ e avere qualcosa su cui ciarlare. Figurarsi se non fantasticavano su una bella ragazza come me…– Dici che queste sono solo dicerie di paese?… – Ho detto puntando il telecomando verso il lettore. Sullo schermo del televisore sono apparse le inequivocabili immagini di un’orgia, con ragazze ubriache e ...
    ... uomini maturi. Tra le protagoniste si riconosceva facilmente lei, piegata a novanta, intenta a succhiare un cazzo, mentre un uomo, in piedi dietro di lei, le assestava colpi col bacino facendole tremare le chiappe e ballare i seni.Carmela è sbiancata e ha cercato di balbettare giustificazioni assurde, poi ha rinunciato e ha chinato il capo.– La prego, faccia sparire quel video! Non dica nulla a Vincenzo, né a nessun altro. Non avevo idea che ci stessero riprendendo. –Si lascia cadere sul divano, seduta, con la faccia nascosta tra le mani. È affranta, pallida, singhiozza un po’, poi, come presa da una crisi isterica, affonda i pugni sul divano mentre sfoga il suo pianto.– In quel video sono ripresi personaggi di spicco. Se diventa di dominio pubblico si creerà un nuovo scandalo su quella maledetta università. E stavolta ci finirò dentro anch’io! –Non mi aspettavo una reazione così e d’improvviso mi sono sentito investito di una inaspettata, eccitante forma di potere. L’ho osservata piangente, disperata, e più guardavo la sua disperazione e più cresceva in me una certa euforia. Mi ha pregato mortificata di non dire niente a nessuno; di far sparire quella prova e tutte le altre.– Sono nelle sue mani, non mi rovini! Farò quello che vuole… –Arrendersi, mettersi nelle mie mani, offrirsi a me così mi ha destato un’eccitazione sopita da tempo. Sentire il mio cazzo indurirsi nei pantaloni mi ha fatto riprovare la sensazione di essere un uomo. Un maschio arrapato.E dominante.– Beh, cara ...
«12»