1. La Libraia


    Data: 27/05/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Autore: Elegance, Fonte: RaccontiMilu

    ... salone,chiedendomi solo….. Rosso o bianco? Istintivamente dissi rosso,se ne andò e torno dopo poco con due calici di vino,la sala era indubbiamente opera del padre,moquette a terra,mobili legno scuro molto lavorati,stile ‘800, una intera parete di libri, e una collezione di spade su un altra parete,ci sedemmo alla scrivania,lei posò i calici e io tirai fuori le pergamene,rimase senza parole,delle autentiche pergamene di epoca romana,tra le sue mano di pelle diafana,ben curate,con lo smalto rosso,facevano un certo effetto, era pergamena,ma non so spiegare perchè,risultava una pergamena insolitamente erotica;mentre lei le ammirava io colsi l’ occasione per accendere le candele presenti nella sala,mi avvicinai a lei e cominciammo la traduzione. Era incantevole,capelli sciolti lunghi fino i glutei,nasino all’insú,occhi verde smeraldo,la luce delle candele rifletteva sul suo volto e in parte sui suoi seni che si intravedevano dalla.camicetta,una gonna al ginocchio ben stretta ai fianchi e calze nere vellutate, in fine una scarpa con poco tacco,con la fibia che accarezzava la sua caviglia. Dopo un paio d’ore di traduzione ero carico,mi scoppiava nei pantaloni,così ci provai,m’alzai e con la scusa di massaggiarle le spalle mentre leggeva,mi misi dietro di lei,iniziai lentamente,come il pensiero di lei si era sommessamente insinuato nella mia mente,iniziava a rilassarsi sempre di piú,tra un verso tradotto e un sorso di vino alla fine si rilassò completamente chiudendo gli occhi per ...
    ... continuare ad essere massaggiata. Era morbida, ormai soggiogata al passaggio delle mie mani sulla sua pelle liscia come seta,incalzai sapientemente e delicatamente,standole dietro iniziai timidamente a baciarle il collo,lei non si muoveva, i baci dai timidi che erano, cominciarono a divenire lenti ma decisi,un bacio e un piccolo morso,un morso e un bacio.Cominciò a gemere e fu lì che la feci alzare,la misi a sedere sulla scrivania e le sbottonai bottone dopo bottone guardandola fissa negli occhi che riflettevano la luce delle candele la sua camicetta;glie la calai di poco al di sotto delle spalle,la baciai molto piano come a cercare la sua approvazione e dopo mi sedetti ,misi le sue gambe sui braccioli della sedia e senza chiedere permesso le leccai il suo frutto. Aveva un buon sapore,ci sarei stato per ore,il clitoride si gonfiava sotto le mie le labbra,ma non era ancora il momento,passandole la lingua sulle sue labbra,all’interno e all’esterno della fica,piegandola un pó leccavo furtivamente il suo lato b, per poi ripassare al clitoride,lo strinsi piano con le labbra così da non farlo sfuggire e con la lingua cominci ad assaporarlo,non mi fermai fino a che il frutto del suo massimo piacere non mi germogliò in bocca. Ansimando come un ossesso la baciai mentre aveva in corpo ancora il suo orgasmo,così da donarle parte del suo piacere,con una mano mi slacciai i pantaloni e facendola sedere a terra gli diedi in bocca il mio cazzo,troppo tempo era stata a desiderarla,mi fece un ...