1. La cugina


    Data: 12/07/2018, Categorie: Etero Incesti Gay / Bisex Autore: Guastho, Fonte: RaccontiMilu

    ... le mani continuava una sega lenta.
    
    Non resistevo più.
    
    O esplodevo o mi dava una tregua.
    
    Si fermò quando senti il pene vibrare.
    
    Salì.
    
    ‘Sei sveglio adesso?’ Sorrise.
    
    ‘Direi di si.’
    
    ‘Ti prego, voglio sentire la tua lingua.’
    
    Scesi, aveva solo un paio di mutandine sottili che sfilai.
    
    Il suo odore mi colpì.
    
    Il suo sapore mi inebriò.
    
    Iniziai lentamente a leccare le labbra già umide, passando la lingua dall’una all’altra, ogni tanto le sfioravo il clitoride sentendo i brividi crescerle addosso.
    
    Infilai il medio e l’anulare all’interno della fessura concentrandomi sul clitoride con la mia bocca.
    
    Leccavo come se lappassi, mentre con le dita la scopavo.
    
    Sentii i suoi mugolii, le sue cosce serrarmi la testa.
    
    I suoi umori colpirmi la lingua.
    
    Tornai su, trovandola col cuscino sul viso per coprire i suoi gemiti.
    
    Il mio pene trovò facilmente la strada, le entrai dentro facilmente, il calore fu una sferzata.
    
    Mi fermai.
    
    Lo spinsi di nuovo più a fondo, sentendo il suo respiro bloccarsi.
    
    Entrai e uscii, il pene bagnato dei suoi umori.
    
    Cercai con la mano destra il suo culo, lo palpai, facendo scivolare le dita verso il suo buchetto.
    
    Feci entrare l’indice.
    
    Sentivo il mio pene dall’altra parte, attraverso la sottile membrana che lo separava.
    
    Feci entrare il secondo dito, mentre lei aumentava il ritmo del respiro.
    
    ‘Oh Alex, fottimi dietro, fallo ti prego.’ Sospirò.
    
    ‘Girati.’
    
    Il suo culo di marmo mi si presentò davanti. ...
    ... Nella penombra sembrava ancora più bello.
    
    Sodo, rotondo, accogliente.
    
    Passai la lingua tra le natiche.
    
    Mi sollevai.
    
    Puntai il glande sulla fessura posteriore, entrando lentamente.
    
    Il lavoro con le dita lo aveva dilatato ma sentivo lo stesso le pareti faticare a cedere.
    
    Quando entrai mi fermai per farle recuperare il fiato.
    
    Inizia a spingere dopo pochi istanti, entravo e uscivo, sentendo il suo culo diventare via via più largo, più bagnato.
    
    Cercai con la mano destra il clitoride mentre aumentavo il ritmo.
    
    Quando sentii il suo respiro accelerare la afferrai per i capelli, simulando delle redini.
    
    Tirai facendola inarcare.
    
    Le scappò un grido soffocato mentre glielo piantavo dentro più a fondo possibile.
    
    ‘Godo, oddio, godo.’
    
    ‘Ci sono anche io’ Le dissi tra un respiro e l’altro.
    
    ‘Lo voglio in bocca.’
    
    La feci girare, il pene che pulsava per l’orgasmo trattenuto.
    
    Quando la sua bocca incontrò il mio glande partì il primo schizzo, il secondo, il terzo.
    
    Non andarono sprecati.
    
    Ingoiò come se fosse vino pregiato.
    
    La sua testa che iniziò un lento su e giù per spremermi anche l’ultima goccia.
    
    ‘Buono’ Disse quando sentì che non ne arrivava più.
    
    Passò di nuovo la lingua sulla cappella, pulendola di ogni residuo.
    
    Cercò le mie labbra per baciarmi.
    
    ‘Torno in camera di tuo fratello ora, sennò i tuoi ci beccano.’
    
    Si alzò, e nuda come era arrivata se ne andò.
    
    ‘A domani.’ Mi disse prima di chiudere la porta alle sue spalle. 
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