1. L'architetto ed il figliastro ep.3


    Data: 24/05/2023, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    A quella domanda per me insolita, l'architetto non sembrava per niente colpito, e rispose:" se lei vuole?!". Io guardai entrambi, cercavo di pensare a cosa mi avrebbero potuto fare insieme, pensai a quella lingua di donna che poco prima mi aveva unta la fica, e che non ero abituata ad un trattamento così, e, a dirla tutta, sinceramente non mi era dispiaciuto. Gli sorrisi e risposi:"perché no!". Quella donna allora, mi prese sotto il braccio, e parlandomi all'orecchio mi disse:"vieni con noi, ci piace la comodità e più riservatezza, qui si scopa ovunque!"; poi disse al suo compagno di seguirci.
    
    Salimmo al piano di sopra; anche sulle scale incontrammo una coppia che fotteva: lei appoggiata alla ringhiera con le mani, lui che la scopava a novanta gradi. Ovunque guardassi potevo vedere donne con uomini intenti all'eros più selvaggio. La mia voglia di ricercare il piacere estremo era al massimo, avrei preso tutti quegli uccelli per soddisfare la mia sete.
    
    Al secondo piano, aprimmo una porta, era una camera da letto; appena entrammo lui, senza tanti preamboli si spogliò, e si distese sul letto; in mezzo alle gambe aveva un gran bel pene, grosso, lungo e nodoso. Lui era sulla trentina, moro, fisico asciutto, sguardo intenso: mi aveva quasi ipnotizzata, mi sarei fatta fare di tutto da uno così. Mentre gli occhi mi andarono su di lui, lei mi tirò a sé e mi baciò in bocca. Rimasi di pietra, e stavo per rifiutare, allontanandomi da lei ma non volevo fare la figuraccia ...
    ... della borghesuccia, così ricambiai il bacio. Mentre ci baciavamo lei mi infilò la mano fra le mie cosce, comincindo a sditalinarmi.
    
    Mi sentivo ubriaca, stavo facendo delle cose che mi avevano sempre fatto senso, ma ormai il tabù era superato, mi stavo eccitando come una maiala: i miei umori colavano come una fontana, e lei se ne stava accorgendo. Così d'un tratto , quella donna, mi accompagno' verso l'uomo che era sdraiato sul letto, e che si stava segando per portarlo in erezione. Mi fece chinare su di lui, ed insieme cominciammo a fargli un pompino: mentre io gli leccavo i genitali, lei lo imboccava e lo succhiava, poi ci cambiavamo, ora io lo pompavo e lei gli prendeva in bocca le palle. Per una decina di minuti giocammo in questo modo, lui emetteva dei gemiti di piacere, ed il suo uccello era al massimo della durezza. A quel punto lei mi disse:" sali su, cavalcalo!". Io non vedevo l'ora, lo volevo dentro quel membro; acciancai su di lui mettendomi in posizione con la fessa dritta alla sua asta, lei rimase in mezzo alle sue gambe, prese quel cazzo e me lo infilò in fica, non prima di averlo un po' strusciato sulle labbra della vagina. Lui mi tiro' verso di sé, le mie tette strusciavano sul suo petto, e mentre mi baciava, mi penetrava da sotto con forza. La donna leccava sia le sue palle che la mia fica, e l'uccello nel suo andirivieni. Non mi era mai capitato di vivere una situazione del genere, l'iniziale imbarazzo si era trasformato in una voglia indescrivibile di ...
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