1. Mary, la giovane fruttivendola – Pt. 3


    Data: 24/05/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: specchioriflettente, Fonte: RaccontiMilu

    Il ciclo mestruale femminile, si sa, dura fra i cinque e i sette giorni generalmente. Non ho potuto penetrare Mary né al nostro primo incontro né al secondo; nel primo caso per mancanza di contraccettivo, nel secondo perché la mia giovane fruttivendola aveva le “sue cose”. Per carità, non solo rimasto a secco; la ragazza infatti mi ha concesso il piacere di venirle in bocca nella prima occasione e fra le mani nella seconda. Di godimento, insomma, ce n’è stato, ma la penetrazione è mancata ed io, tra l’altro, ho sempre nei pensieri il suo culo. Averlo tastato e palpato ha fatto accrescere in me il desiderio di possederlo; chiaramente, Mary è così bella che per me l’importante sarebbe comunque poterla perforare: se prima davanti o prima dietro, poco importerebbe.
    
    Inaspettatamente, un pomeriggio sento suonare il citofono. Mi alzo apatico dal divano, pentendomi già di non essere in ufficio ma a casa a rispondere a chissà quale seccatore. Poi all’improvviso mi rianimo, perché dal display del videocitofono vedo Mary in persona! E’ pure giovedì e l’ortofrutta di solito è chiuso. E’ venuta proprio per incontrarmi? Felicemente sorpreso, alzo la cornetta. “Che ci fai tu qui..?” le chiedo stupito. “E’ passata una settimana dall’altra volta…” mi ricorda lei sottovoce con tono ammiccante. Il modo in cui pronuncia quella frase mi fa partire l’ormone e, tornato in me, rammento che allora il ciclo per Mary è finito e il semaforo potrebbe essere verde, finalmente.
    
    Non dico nulla è le ...
    ... apro il cancello, attendendo ancora una volta intrepidamente il suo arrivo sull’uscio di casa. Oggi l’ascensore funziona e dai rumori capisco che si è risparmiata la fatica delle scale. Finalmente la porta dell’ascensore si apre al mio piano e due/tre secondi la sagoma di Mary compare alla mia vista. E’ bellissima. Indossa una t-shirt gialla dalle cui spalle, mezze scoperte, sbucano le bretelle nere del reggiseno; shorts di jeans perfettamente aderenti alle sue forme e scarpette sportive bianche. Neanche a dirlo, la mangio con gli occhi.
    
    E quando arriva davanti a me, senza dir nulla, cominciamo a baciarci appassionatamente. Oggi è il giorno, ormai è chiaro. Oggi la mia carne entrerà nelle sue viscere. Resta solo scoprire per quale via.
    
    Mi affretto a chiudere la porta d’ingresso di casa e la prendo in braccio. Mary mi si aggrappa con le braccia alle spalle e con le gambe al sedere. Rafforzo la mia presa affondando i polpastrelli nei suoi glutei e ogni tanto le accarezzo le cosce, lisce come la seta e chiare come una rosa. Il fiato dell’uno entra nella bocca dell’altra; dovrebbe mancarci il respiro tanto che siamo famelici ma sopravviviamo.
    
    Mi dirigo verso in fretta verso la camera da letto; Mary peserà la metà di me, quindi è leggerissima e il tragitto non mi pesa affatto. Arrivati in camera, mi fermo sul ciglio del letto, togliendo le scarpe e sfilando via quelle di Mary. Mi inclino, quindi, leggermente in avanti e, senza opporre resistenza, lascio che la gravità ci ...
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