1. Cartomanzia -10ma parte – La festa nella villa di Dora


    Data: 23/05/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Lesbo Tradimenti Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... lieve sorriso ed un cenno del capo, concesse il suo regale consenso. Dopo pochi istanti, le tette di Paola divennero proprietà del gruppo: chi le sfiorava appena, chi le palpava, chi le soppesava come per valutarne il peso, chi le stringeva o pizzicava. Particolarmente, stingeva e torceva i capezzoli, per il gusto di vedere sofferenza sul suo viso, una delle ragazze, Samantha (ma che tutti chiamavano Sammy): di pochi anni più grande del gruppetto, era la sorella di Thomas e torceva con cattiveria i capezzoli di «quella vekkia troia», piantandoci anche dentro le unghie per pura cattiveria ed invidia: era piccoletta, obesa, con tettone e culone e coscione flaccide e l’attaccatura degli ispidi capelli neri arrivava fino a due dita dalle folte sopracciglia unite, mentre una folta peluria scendeva dalle tempie a formare nitide basette. Anche il labbro superiore era scurito da una notevole peluria, sopra alle labbra sottili e la sua espressione era sempre ingrugnita, effetto amplificato dal «naso a patata»che, con le nitide narici in mostra, davano al suo viso un aspetto inquietantemente porcino. Nonostante fosse sempre stata, per ovvie ragioni, sempre disponibile, a parte una marea di pompini, fatti nei cessi della scuola o dei locali dove andava ed una notevole quantità di banale petting, aveva perso la verginità da meno di un anno e solo grazie al fatto che era riuscita ad… adescare un ragazzo letteralmente mezzo scemo. E adesso, con quella troia lì, a loro completa ...
    ... disposizione col suo bel culo, le sue belle tettone salde, le sue cosce affusolate, le sue caviglie sottili come grissini, la sua bella faccia da troia con la bocca da pompinara, lei si stava… ferocemente vendicando della natura matrigna! Diede uno strattone e riuscì a far saltare un bottone della camicetta della troia… Voleva impadronirsi dei suoi capezzoli, torcerli, piantarci le unghie dentro fino a farglieli sanguinare! Intanto i ragazzi avevano sollevato un pochino la camicia alla loro vittima e le stavano contemplando il culo ed il pube, allargandole le natiche o facendole allargare le cosce, per poter osservare meglio i dettagli del suo ano -in rilievo come una bocca pronta ad un bacio- e delle sue ninfe, perfettamente delineate dal leggerissimo tessuto dei leggings che dava quasi l’impressione di essere stato spruzzato sulla pelle, come una vernice translucida. Giacomino si avvicinò alle due, mentre Samantha torceva di nuovo un capezzolo, con espressione ferocemente concentrata: «Sammy, Sammy… non ti da fastidio la stoffa sotto le dita? Non vorresti arrivare direttamente sulla pelle?»chiese ironico. «Sì, sì… -replicò subito lei, piccata dalla domanda-… difatti le stavo aprendo la camicia…» «Ma dai… -obiettò il giovane, con tono sardonico-… non sta bene che una signora stia con la camicia aperta, ad una festa di ragazzi, non trovi?» Sammy lo guardava perplessa, anche se un vago sorrisetto faceva capire che era in attesa di conoscere il seguito, che difatti venne subito dopo: «Se ...
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