1. Ricordi


    Data: 04/05/2023, Categorie: Trans Autore: fed60, Fonte: Annunci69

    ... anzi, si eccitano di più sapendo di farmi male.
    
    Mi chinai sul cofano e sentii la sua cappella turgida appoggiarsi alla mia fonte di dolore e di piacere, giocò un poco strusciandomelo fra le natiche poi cominciò a spingerlo dentro. Non era affatto violento e sapeva quando fermarsi e farmi rilassare, per poi spingere di nuovo un po' di più fino ad entrare completamente forzando il mio "anellino" e facendomi fare un urletto di dolore.
    
    Mi scopava lentamente e appena il dolore passò, cominciai a gemere di piacere e a chiedergli di farlo più forte. Non se lo fece ripetere e cominciò a sbattermi con forza, era resistente e durò parecchio.Quando ero al culmine del piacere si sfilò e mi disse
    
    - Apri il portellone dietro, voglio scoparti da davanti - ubbidii da brava femminuccia
    
    Aperto il portellone mi misi dentro sulla schiena, lui afferrò le mie caviglie e mi penetrò nuovamente con decisione, senza difficoltà stavolta.
    
    Continuò ancora a lungo, ero affascinata da quel maschio così rispondente ai miei desideri, non facevo altro che dirgli
    
    - Sì, così amore, sbattimi forte, scopami, sono la tua puttana, sfondami, non ti fermare, inculami, scopami, sì, ancora, ancora
    
    All'improvviso fece qualcosa che desideravo da morire ma che non osavo chiedergli, si chinò su di me e mi baciò infilandomi la lingua in bocca, io ricambiai con tutta me stessa, mi baciava mentre era dentro di me e mi scopava. Sublime sensazione di essere femmina!
    
    Continuò a scoparmi e a baciarmi in ...
    ... bocca per non so quanto tempo, stavo quasi svenendo di piacere quando sentii i suoi spasmi e i suoi rantolii che conosco così bene, si sfilò e mi lasciò esausta nella mia posizione,
    
    Ci ricomponemmo un po' ed entrammo in macchina sui sedili posteriori restando una accanto all'altro senza parlare per qualche minuto. Non so se avessi ancora la minigonna o se fosse completamente alzata, so solo che le mie gambe, fasciate da velatissime e trasparenti autoreggenti, erano completamente in bella mostra.
    
    - Le tue cosce nude accanto a me mi danno i brividi - mi disse all'improvviso carezzandole con una mano.
    
    - Sei il maschio che mi ha fatto sentire più femmina di quelli che ho incontrato finora e so soltanto il nick che avevi in chat - dissi languidamente
    
    - Piacere, Vittorio - disse sorridendo e porgendomi la mano
    
    - Il piacere è tutto mio, e quando dico "piacere" intendo anche tutto quello che mi hai fatto provare.
    
    Dicendo questo andai a cercare con la mano il suo membro "a riposo", lo presi delicatamente e cominciai a carezzarlo mentre mi avvicinavo con la mia bocca alla sua. Lui ricambiò e subito eravamo tutti e due a cercare con la lingua la lingua dell'altro. In un attimo le mie carezze diventarono masturbazione e la sua mano era passata dalle cosce alle mie natiche a cercare con le dita il buchetto ormai ampiamente deflorato.
    
    - Sognerò questo corpo, queste cosce, questo culo, la tua bocca tutte le notti ormai - mi sussurrò
    
    - Perché sognarmi? Puoi avermi ...