1. Idea balzana


    Data: 10/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    (Racconto n. 82)
    
    Sono un uomo di 53 anni, anche se molto ben portati, mi dicono, con le tempie brizzolate ed una leggera barbetta, anch’essa brizzolata, del genere ‘non mi va di farla tutti i giorni’. Sono un professionista affermato nel mio campo di lavoro, che mi impegna 24h, come si dice oggi. Siamo in estate, mia moglie è partita, come ogni anno, per i suoi tre mesi in Versilia. Il figlio più grande sta in Inghilterra per studio, invece la figlia è andata in vacanza in Grecia con le sue amiche. Ormai sono maggiorenni e fanno la loro vita. Il lavoro è diminuito ma è sempre presente. In conclusione, mi sono ritrovato solo, in città, con tutte le sere libere. Si, ma per fare che cosa?
    
    Da giovane ho avuto molte donne che mi facevano il filo. Le racchie riuscivo a scaricarle ma quelle piacenti me le sono fatte tutte. Anche alla mia età, volendo, non mi mancherebbe l’occasione per farmi qualche amichetta, ma perché? Per crearmi problemi con mia moglie? Alla mia età vorrei una vita tranquilla e non cerco complicazioni.
    
    Però, l’idea di essere libero per un po’ mi ha stuzzicato la fantasia.
    
    Perché non vedere nuovi ambienti, provare nuove situazioni? Da un certo tempo mi girava per la testa un’idea balzana: quella di andare in un bar gay. Non ho mai avuto interessi o tendenze omosessuali ma sono sempre stato sessualmente piuttosto focoso e tutto ciò che riguarda il sesso mi incuriosisce. Sicché una sera mi sono deciso e sono andato, senza alcuna intenzione di avere ...
    ... rapporti ma solo per curiosità.
    
    Informatomi via internet sui bar notturni della mia città, ne ho scelto uno qualsiasi. Arrivato, all’ingresso ho dovuto fare una tessera oltre il biglietto e sono entrato. Luci e musica soffusa, anche se non di mio gusto, diversi divanetti sparsi, il bancone del bar in fondo con, sopra, un televisore che trasmetteva un filmino pornografico, ovviamente tra uomini. Essendo un ambiente nuovo per me, mi sono sentito un po’ spaesato e mi sono guardato intorno, osservando le persone presenti. La maggioranza erano molto giovani e questo mi ha fatto sentire tutto il peso degli anni di colpo, ma per fortuna c’era anche qualcuno più vicino alla mia generazione che mi ha reso più sopportabile la sensazione.
    
    Nonostante la penombra sono stato quasi subito colpito da due occhi. Erano meravigliosi. Un ragazzo, tra altri di un gruppo di giovanissimi, era di una bellezza straordinaria. Magro, non molto alto, un viso femmineo in cui risaltavano gli occhi allungati, luminosi. L’ho guardato, mi ha guardato. Ha continuato a parlare e ridere con gli amici. Aveva un sorriso di una dolcezza indescrivibile. Ogni tanto uno sguardo. Certo non potevo essere interessante per lui, forse mi guardava perché ero nuovo dell’ambiente.
    
    Ho tirato dritto verso il bancone e mi sono seduto su uno sgabello. Appena il barista si è liberato, mi è venuto a chiedere cosa volessi ed ho ordinato un gin-tonic. Aveva dei modi da checchina e mi ha guardato come venissi da un altro secolo ...
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