1. Laura. Parte seconda: Alex e Giulio


    Data: 19/09/2017, Categorie: Etero Autore: Elfetta_Golosetta, Fonte: RaccontiMilu

    Arriviamo a destinazione, finalmente. E’ una magnifica commozione rivedere la casa, il prato, la spiaggia in lontananza, le colline, e tutto il resto.
    
    Veniamo accolte da Maurizio, che dedica alla mamma un abbraccio forte e lungo, poi si rivolge a me:
    
    ‘Quanto tempo Lauretta! Alex sarà felice di rivederti, adesso però non c’è’ è fuori per delle commissioni’.
    
    Speravo proprio di poterlo abbracciare subito’
    
    Io e mamma decidiamo di riposarci dopo il lungo viaggio, in attesa della cena.
    
    Mi riapproprio della mia vecchia stanza: niente è cambiato, tutto è ancora nello stesso posto di prima. Mi sdraio sul letto, abbastanza stanca.
    
    Mi sveglio di soprassalto. Fa enormemente caldo, sto sudando. Indosso una gonnella blu di cotone molto corta e una canotta senza reggiseno. Mi alzo per andare a farmi una bella doccia rinfrescante. Dopo circa una mezz’oretta di relax sotto la doccia, esco dal bagno e, attraversando il corridoio, passo davanti alla camera da letto di Alex. E’ socchiusa, mentre prima era aperta. Sento dei rumori e dei gemiti.
    
    Così mi avvicino e spio al suo interno: c’è una ragazza bionda, a carponi sul letto, completamente nuda, con due tette grosse che ciondolano. E dietro di lei Alex, che la scopa voracemente. Chiudo gli occhi e mi viene in mente una delle pose che preferisco dei video porno. Torno ad assaporare la scena, anche se questa mi crea un po’ di imbarazzo, ma pure un po’ di gelosia: vorrei esserci io al posto di quella. Il corpo di Alex si ...
    ... muove velocemente, avanti e indietro, avanti e indietro, e la ragazza viene smossa a ritmo frenetico; ansima mentre lui le dice:
    
    ‘Brava, porca. Godi e fammi venire!’.
    
    La mia figa è in subbuglio, sento che si sta gonfiando, chiudo leggermente le cosce e cerco di sfregarla un po’ così per calmarla, ma non c’è verso. Vorrei esserci io, lì, su quel letto, con mio cugino che mi scopa impetuosamente da dietro; io’ impossessata da lui, che mi lascio scopare e vengo, proprio come quella porca ora sta facendo. E anche Alex gode da impazzire perché noto che il suo corpo diminuisce l’andamento, la sua testa si protende verso l’alto e le sue mani stringono il sedere della ragazza.
    
    Ora ho paura di essere scoperta. Mi allontano dalla porta e decido di uscire di casa: voglio un posto tranquillo dove poter soddisfare la voglia matta che ora ho addosso. La mia fighetta è sveglia come non mai, sento che sgocciola e che vuole uscire dalle mutande.
    
    Potrei andare nella casetta degli attrezzi dello zio, ma potrebbe esserci lui nei paraggi; potrei andare al torrente e nascondermi dietro un cespuglio, ma anche là sarebbe rischioso; potrei tornare nella mia camera ma ho timore di incrociare mio cugino e quella porca. L’istinto mi aiuta, o forse la mia mente calcolatrice fa tutto così velocemente, che quasi non me ne accorgo. Imbocco una strada fra i campi che porta al bar vicino alla pineta. Il bar appartiene alla famiglia di Giulio. Penso che forse rivedere e parlare con un vecchio amico ...
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