1. L’istruzione erotica - parte seconda


    Data: 09/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    La sera stessa, come tutte le sere, ormai, Alfredo e Bruno si contattarono in chat. Avevano molto da dirsi riguardo le rispettive impressioni su quanto avevano fatto nel pomeriggio. Il giovane Alfredo aveva perso la verginità ed il maturo Bruno era veramente felice di esserne stato l’artefice. Sperava però anche di averlo fatto senza creare traumi al ragazzo.
    
    “Allora, Alfredo, come ti senti?”.
    
    “Molto molto bene. Ti sono grato per come hai gestito la cosa. Avevo tanta paura”.
    
    “Lo so, lo so. Adesso sei più tranquillo?”.
    
    “Oh si. Sei stato stupendo”.
    
    “Ti ho fatto tanto male?”.
    
    “Beh, all’inizio, quando mi hai rotto il buco ed hai iniziato ad entrare, ho sentito dolore, ma sapevo che avrei dovuto affrontarlo. Così ho cercato di non pensarci e di sentire solo il piacere. Sei stato molto delicato”.
    
    “Ma poi ho cominciato ha scoparti forte”.
    
    “Si ma ormai provavo solo piacere e sai che essere scopato così era il mio sogno. Grazie, sei stato fantastico”.
    
    “Ti assicuro che è il piacere è stato tutto mio”, e risero. “Ma ti fa male ancora?”.
    
    “No, male no, solo un po’ di fastidio, mi prude un po’ma mi fa ricordare quello che abbiamo fatto. Mmmmm”.
    
    “I tuoi si sono accorti di qualcosa?”.
    
    “No. Avevo difficoltà a stare seduto a tavola, ma non se ne sono accorti. Però mia madre ha sottolineato che mi vedeva più allegro del solito ma non mi ha chiesto il motivo”.
    
    “Forse ha capito qualcosa. Le donne hanno un sesto senso per queste cose. E tuo ...
    ... padre?”.
    
    “Quando mia madre lo ha fatto notare, anche lui è stato d’accordo, ma il discorso è finito lì”.
    
    “Se fossi stato tuo padre forse avrei cercato di saperne di più, magari parlandotene in privato, lontano da tua madre”.
    
    “E se fosse stato così e ti avessi detto che mi era piaciuto farmi scopare, come avresti reagito?”.
    
    “Boh, non so”.
    
    “Beh, mio padre mi avrebbe riempito di botte. Non credo che accetterebbe facilmente di avere l’unico suo figlio recchione”.
    
    “Non puoi dirlo. Forse, proprio perché sei l’unico figlio, alla fine lo farebbe”.
    
    “Si, come no! Credo che a voi ‘etero’ vi piace scoparvi il ricchioncello ma averlo come figlio mai”.
    
    “Forse non tutti sono così. Non generalizzare”.
    
    “Parli così perché i tuoi figli sono felicemente sposati e non ti hanno mai detto una cosa del genere”.
    
    “Che fai? Ti arrabbi con me per come va il mondo? Non vuoi più vedermi, adesso che ho portato a termine il mio compito di sverginatore?”.
    
    “Nooo, scusa, non ce l’ho con te e voglio vederti ancora, non vedo l’ora. Voglio farlo ancora, ancora, ancora ed ancora”.
    
    “Scrofetta che non sei altro”.
    
    “E tu sei il mio maialone. Hihihi. Vorrei avere sempre il tuo cazzone dentro che mi tromba a ripetizione. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto”.
    
    “Volentieri ma devi capire che alla mia età bisogna aspettare un po’ prima che mi riprenda da una sborrata”.
    
    “Ci penserò io con la mia bocca a fartelo tornare duro”.
    
    “Cazzo, al solo pensiero mi si sta agitando nelle mutande”.
    
    “Fammi ...
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