Ispettore/4 - Racconti Erotici

Ispettore/4

Dire quello che si pensa a due persone che non conosci per me è come una montagna da scalare, soprattutto se si dichiarano pensieri legati alla camera da letto, ma ho l'anima leggera, sono felice di stare con loro perché non mi giudicano per le mie debolezze ma per quello che sono. Sicuramente hanno passato travagli a me inimmaginabili, e sono sinceramente spontane, almeno credo.

Allora provo con il mio asso di briscola, bambine come finiamo la serata? In verticale o in orizzontale? Si può essere più stupidi? No, non credo, si guardano con finto imbarazzo poi la pantera bionda mi uccide con la sua risposta.... per me anche seduta. Gioco, partita, incontro.

Infatti rimaniamo seduti a dire bischerate fino alla chiusura del locale, prima dell'ultimo saluto ci scambiamo i contatti e un abbraccio indimenticabile, a modo nostro ci siamo capiti e forse anche apprezzati. Una delle poche fortune di chi non tromba mai è sicuramente quella di non rimanerci male se le storie non vanno nella direzione auspicata, semplicemente continua una tendenza.

Controllo sullo smartphone la salute dei Pontefici, il tedesco mangia crauti e beve birra l'argentino balla il tango con Suor Dentona, neanche la cabala mi supporta.

Domani mattina parto alla volta di Milano, ho un sabato e una domenica liberi, prima tappa Accademia Brera, perché li ho un grande amico, voglio solo fargli omaggio.

I gattacci sono in buone mani, la mia cat sitter è una ragazza universitaria innamoratissima degli animali, abbiamo stabilito un patto, io chiedo solo che porti le sue lenzuola, concesse le visite ma una persona alla volta, e poco casino. Lei è contenta, può strombazzare libera se poi non apre le finestre quando torno sentirò odore di passione, meglio che niente.

Domani parte un' altro treno, speriamo bene!