1. SESSO E POTERE PARTE 2


    Data: 16/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Autore: xxpedroxx, Fonte: xHamster

    ... quel giorno.
    
    Verso le 20 mi incamminai in direzione della casa del Dott. Marelli, non era molto distante da dove mi trovavo, arrivai al portone ma non conoscendo il piano dell’appartamento cercai il cognome sul citofono senza trovarlo, c’era solo una placchetta senza nome, decisi di chiedere al portiere che mi confermò essere quello l’appartamento che cercavo. Arrivai al piano, il cuore incominciò a pulsarmi forte, mi feci coraggio e girai la chiave nella toppa delle serratura, il meccanismo fece mezzo s**tto e la porta si aprì, pensai che probabilmente, vista l’ora, Marelli fosse gia all’interno ad aspettarmi. Entrando non potei fare a meno di notare il lusso del mobilio, uno stile antico tipico dei salotti barocchi torinesi, chiusi la porta dietro le mie spalle, mi incamminai all’interno dell’appartamento senza sentire la presenza di alcuno, fino a che non sentii una voce alle mie spalle.
    
    “Bene arrivata Barbara” rimasi di ghiaccio, quella voce non potevo non riconoscerla, era l’accento britannico che avevo sentito qualche ora prima … DENISE !!! Mi girai di s**tto e la vidi in piedi con il suo inimitabile sorriso, sembrava una persona diversa rispetto a quella che avevo visto in precedenza, indossava dei leggins di pelle nere con dei sandali bianchi a tacco alto, un toppino bianco aderentissimo che le strizzava le tette facendole sembrare più grandi di quanto gia non fossero. La guardai con aria sbigottita e gli chiesi:
    
    “tu? Ma … io … io pensavo … o meglio io ...
    ... aspettavo …” Lei mi interruppe e mi disse con aria docile, quasi coccolosa:
    
    “non ti preoccupare Barbara, e soprattutto non farti domande, non chiederti di cosa io sia a conoscenza, sono qui solo per il tuo bene, per aiutarti a raggiungere ciò che tanto desideri, ti prego, togliti il soprabito e seguimi”; così facendo mi si avvicinò e prendendomi per mano mi accompagnò nella sala accanto … La stanza era molto più grande della precedente, al centro c’era un enorme letto rotondo senza spalliera, sopra di esso uno specchio della stessa grandezza, perfettamente simmetrico al perimetro del materasso, l’illuminazione era molto soffusa, Denise mi chiese di accomodarmi sul letto, ed io le ubbidii … lasciò la mia mano e si allontanò da me scomparendo nella penombra della stanza poi all’improvviso una forte luce mi accecò, probabilmente aveva acceso l’interruttore delle applique ed io per istinto mi coprii gli occhi con una mano fino al momento in cui un’altra voce interruppe il silenzio della stanza: “Buonasera Barbara, è già un po’ che l’aspettiamo”.
    
    Girai la testa alla mia destra e vidi chi erano gli altri ospiti di quella stanza, su di una poltrona era seduta una donna dai capelli corti, neri come la notte, due occhi color ghiaccio, due labbra grandi color rosso fuoco, le braccia distese in maniera composta lungo i braccioli, teneva le gambe accavallate dondolando la destra, ai piedi un paio di stivali in alcantara nera con tacchi a spillo in acciaio, un tubino stretto e nero ...
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