1. Sola


    Data: 19/03/2023, Categorie: Sentimentali Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    Piccolo racconto satellite allo scritto di hermann morr: “Primo contatto” - parte quinta.
    
    “no erotic content”
    
    – Sola
    
    Entro nella navicella e sono da sola.
    
    Con un sottile, finissimo ronzio, che forse ho solo immaginato, lo sportello si è chiuso autonomamente, dietro di me. Pochi centimetri di spessore, eppure ora mi sento lontana anni luce dall'ultimo essere umano, anche solo dall'idea di umanità o di una qualunque forma di vita terrestre, dalla benchè minima riminiscenza di una forma nota o familiare.
    
    Nessuno è salito con me, questa era la condizione imposta per l'incontro con i Perseidi.
    
    Perseidi...
    
    Associazione di idee, baluardo del cervello per sfuggire ai pensieri e alle preoccupazioni.
    
    La mente si ribella alla situazione presente e fugge lontano.
    
    Aleggia su una ragazza che traffica intorno a un telescopio a specchio, intenta a fotografare le brillanti ed effimere tracce dello sciame meteorico che si manifesta ogni volta, con rinnovata sorpresa, nei due giorni intorno alla festività di San Lorenzo.
    
    Le perseidi, le delicate lacrime del santo, lo sciame più famoso e persistente.
    
    Anche allora ero sola. Nessuno era interessato allo spettacolare scenario offerto dal cielo estivo.
    
    Le tracce delle meteore che si allontanano a raggiera dalla costellazione di Perseo; sullo sfondo la nebulosa California, con quel rosso saturo dell'emissione H-alfa visibile solo in fotografia e quindi occulto e prezioso.
    
    Ma a quei tempi da sola ci stavo bene. ...
    ... Fuggivo la gente e mi rifugiavo nella discreta carezza degli astri; mi perdevo nel firmamento, esploravo il profondo cielo, incapace di intessere relazioni umane.
    
    Ora è diverso e ricordi che pensavo di aver rimosso risalgono circuiti neuronali a me sconosciuti per raggiungere il livello di coscienza della corteccia encefalica.
    
    Schegge di solitudine nel giardino di Yokohama, durante le vacanze estive. I genitori che lavorano ed una bambina di pochi anni che implora una ciotola di riso, una carezza, un momento di riposo in braccio ai suoi genitori.
    
    L'ambiente in cui mi trovo nella capsula automatica è confortevole e artificiale.
    
    Potrebbe anche assomigliare allo studio di mio padre; la stessa sensazioni di solitudine.
    
    Non sono eccitata, non sono stuzzicata dall'idea dell'imminente incontro, prima tra tutti gli esseri umani, con un vero alieno, senza intermediari né filtri.
    
    Ho la sensazione di essere stata venduta, barattata da esseri viventi come me, in cambio di qualcosa che mi sfugge.
    
    D'improvviso mi sento gelosa di ogni mia cellula, della più piccola molecola che compone il mio corpo.
    
    Cosa vorranno da me questi alieni e perchè lo vogliono da me sola?
    
    Affascinante ed elettrizzante il contatto con altri sistemi viventi, altre biologie, strutture sconosciute. Ma perchè ci devo andare da sola?
    
    Sarò sezionata, smaterializzata? Scomposta in molecole a base di carbonio quaternario per essere studiata?
    
    Trasportata a velocità prossime a quelle della ...
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