1. La streamer – Capitolo 3 – Epilogo


    Data: 13/03/2023, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Gay / Bisex Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... voi. Dopo vi libererò e non sporgerò denuncia per questa notte.
    
    – Cosa cazzo vuoi farmi? – strillò mia cugina, con le lacrime agli occhi, incapace di distogliere lo sguardo da quel cazzo di plastica mostruoso.
    
    Teresa fece spallucce. – Non posso certo mandarvi via così, come se niente fosse, ti pare? La tua amica mi ha fatto guadagnare quello che ho smenato ieri sera, mentre tu… beh, ho sempre voluto usare questo strap on nelle mie dirette, ma non ne ho mai avuto l’occasione. Ti pare che debba avere del capitale fermo, che non mi frutta? – e mentre lo diceva, prese un telecomando appoggiato su un comodino, lo puntò verso il computer e la spia della webcam già girata verso il letto, si accese come un occhio maligno.
    
    – No, ti prego! – implorò Michela, le lacrime agli occhi, – non fottermi con quel coso…
    
    Teresa scomparve dalla sua vista ma sentì il letto sobbalzare, cigolando sotto il peso della ragazza.
    
    – Non ho intenzione di fotterti, – sogghignò l’altra, – anche perché scommetto che hai la fica completamente insensibile, dopo che hai usato il mio vibratore per almeno mezz’ora, prima che si scaricasse. No, mi prenderò il tuo culo. – e proclamata la sua condanna, le pose le mani sulle chiappe sode, stringendole con soddisfazione, come avrebbe potuto constatare chiunque avesse assistito allo spettacolo dal computer di casa, e gliele aprì.
    
    Le suppliche di Michela non ebbero nessun effetto sulla volontà di vendetta di Teresa, divenendo ancora più imploranti ...
    ... quando sentì il freddo della plastica baciare il suo ano. Gli spettatori a casa dovevano aver strappato dalle orecchie le cuffie quando Teresa, dopo essersi appoggiata con le mani sulle scapole di mia cugina, inflisse infine il colpo di bacino che le sverginò il culo. L’urlo fu così forte che all’esterno i corvi nei campi si alzarono in volo, e solo la distanza della casa da quella più vicina impedì a qualcuno di chiamare le forze dell’ordine, temendo fosse in corso un assassinio. Persino Veronica, sebbene non si riebbe, sobbalzò sulla sedia.
    
    Quello fu l’ultimo verso che uscì dalla bocca di Michela per tutto il tempo dell’inculata, perdendo la voce per il grido, e impossibilitata fare qualsiasi cosa a parte ansimare per il dolore.
    
    Nel frattempo, Teresa, che aveva a sua volta un dildo più piccolo che le penetrava nella fica e le stimolava il clitoride, spingeva con forza, godendosi sia il piacere fisico dato dall’attrezzo erotico che per la soddisfazione della vendetta. Il pezzo di plastica morbida che scivolava tra le pareti della sua vagina era davvero piacevole, così anche la stimolazione sul clitoride, ma la cosa migliore era abbassare lo sguardo e vedere il cazzone di plastica che scompariva tra le chiappe della pazza, invadendo l’intestino della stronza. Adorava come il suo corpo si muoveva in avanti sotto le sue spinte, sottolineate da gemiti di dolore della ragazza. Si era mai fatta inculare dal pessimo scopatore superdotato? Anche se il suo ano avesse già ospitato ...