1. La streamer – Capitolo 3 – Epilogo


    Data: 13/03/2023, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Gay / Bisex Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... ebbe coscienza era di non essere più sul pavimento ma sotto la propria pancia percepì la stoffa del letto. Michela si chiese come ci fosse finita lì. Poi si rese conto di avere le mani bloccate con delle manette, e allo stesso modo le gambe. La sua figa, dolorante come mai prima di allora, era stata privata del vibratore.
    
    Mosse la testa verso sinistra e vide la sedia da gamer, ma chi la stava occupando, svenuta, senza vestiti, la testa piegata sul petto, aveva i capelli biondi: al posto di Teresa c’era Veronica, e quello che le usciva dal buco del culo doveva essere il vibratore che era stato tolto a lei.
    
    Dove cazzo era finita la tipa che avevano legato la sera prima?, si chiese con terrore.
    
    – Veronica… – sussurrò, cercando di scoprire se riuscisse a svegliarla. – Veronica…
    
    – Ah, quindi la troia bionda si chiama Veronica. – disse una voce dietro di lei. – Io invece sono Teresa. Piacere di conoscerti, puttana.
    
    Sussultando, mia cugina cercò di guardare dietro la sua spalla. Sgranò gli occhi quando la vide, ancora nuda, in piedi sul pavimento lordo di macchie di acqua di Luna, più o meno asciutte. Quelle davanti alla sedia ergonomica erano fresche, da qui Michela comprese che Teresa aveva fatto subire alla sua amica la stessa tortura che loro avevano imposto a Teresa.
    
    – Tu invece ti chiami Michela, vero? – domandò la ragazza, voltandosi verso un armadio, che aprì e cominciò a frugare. – La troia bionda continuava a chiamarti quando si è svegliata legata alla ...
    ... sedia e prima che iniziasse la trasmissione. Poi… beh, hai visto ieri sera, quindi puoi immaginare cosa le è successo.
    
    Data la posizione in cui si trovava Teresa, Michela non riusciva a vederla bene, ma le parse che stesse indossando un paio di mutande nere.
    
    – Comunque, come dicevo alla tua amica, – proseguì la camgirl, – non vi porto rancore. D’accordo, suppongo siate perseguibili di vari reati, ma lo scherzo che mi avete tirato ieri sera mi ha fatto guadagnare un migliaio di nuovi seguaci. Ci ho smenato una pila di soldi perché mi avete messo al minimo il costo delle vibrazioni, ma, – aggiunse con un accenno di scherno nella voce, mentre finiva di legare delle stringhe delle strane mutande, – la tua amica me li ha fatti riguadagnare tutti.
    
    Solo allora, quando Teresa si avvicinò a lei, Michela comprese cosa aveva indossato: un paio di grosse mutande di finta pelle nera coprivano il suo inguine, e dal davanti pendeva un cazzo di plastica di dimensioni abnormi, molto più grande di quello che poteva vantare il suo stesso fidanzato. Terrorizzata, provò a divincolarsi dalle manette che la bloccavano.
    
    – A differenza vostra, so che ci si può liberare dai nodi, soprattutto se si usa come corda del tessuto poco resistente. Non per altro sono riuscita a liberarmi, questa notte. – spiegò Teresa, di fronte agli inutili tentativi della sua ex aguzzina. – Per questo ho usato delle manette, che poi ho legato al letto. Comunque, non preoccuparti: come ti ho detto, non ce l’ho con ...