1. La streamer – Capitolo 3 – Epilogo


    Data: 13/03/2023, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Gay / Bisex Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    Michela poté fare appena il tempo di vedere l’icona della connessione Bluetooth illuminarsi prima che i vibratori si mettessero in funzione. Non ebbe nemmeno la capacità di comprendere cosa stesse accadendo quando il suo cominciò a muoversi: la potenza fu tale che il piacere che esplose nella sua figa rimbombò nella sua mente, riempiendo la sua anima ed echeggiando in ogni sua fibra. Si ritrovò a terra, urlando a squarciagola, contorcendosi come posseduta da un demone. Il suo corpo sembrava muoversi da solo, i muscoli che venivano comandati da qualcosa che non era la sua volontà: le sue gambe si piegavano a scatti, come tarantolata, la schiena si inarcava e si allungava facendola dimenare come una trota gettata sulla riva da un pescatore. L’unica parte del suo corpo ferma era il suo braccio destro, che puntava al suo inguine, compensato dal movimento della mano, simile a quella di una rockstar che stesse suonando su una chitarra un brano dal ritmo indiavolato, ma al posto delle corde si trovava il suo clitoride, turgido, viola, dolorante, ma che urlava di essere stimolato oltre ogni buon senso.
    
    Per un istante di qualcosa che si poteva vagamente definire lucidità tra un’ondata di piacere e l’altra, si chiese come avesse potuto fare ancora sesso con Salvador. Adorava come il suo grosso cazzo riempisse il suo sesso, ancora memore di come le prime volte le pareti vaginali dovettero stirarsi per fargli posto, come le sue potenti spinte creassero una forte frizione nonostante il ...
    ... suo fisico la facesse bagnare come una fontana. Ma dopo quello che stava vivendo in quel momento, perché perdere ancora tempo con lui quando un pezzo di plastica poteva fare questo, senza nemmeno bisogno di succhiarglielo e magari bere la sua disgustosa sborra?
    
    Stordita dal piacere che la stava sopraffacendo, in debito d’ossigeno per le continue, roche grida, credette di svenire quando venne assalita dal primo orgasmo, il più potente della sua esistenza: i suoi occhi si sbarrarono, l’opera della sua mano divenne ancora più convulsa, si trovò su un fianco quando esplose in un geyser di acqua di Luna che si riversò sulle piastrelle del pavimento in un getto di gocce. In quel momento vide Veronica sul letto, che sembrava replicare in una versione pornografica le scene de “L’esorcista”, la schiena arcuata, le mani che si muovevano come le ali di un colibrì. Anche lei fu travolta da un orgasmo mentre si trovava con i piedi piantati nelle coperte del letto e la schiena alzata, appoggiata solo con le spalle e la testa, e anche lei spruzzò una copiosa quantità di liquido, che si alzò in aria e le piombò addosso, imbrattandosi di piacere.
    
    Michela ormai non riusciva a comprendere più nulla, la sua mente solo una vaga bruma in un maremoto di piacere che urlava e si contorceva dentro di lei. Avrebbe potuto giurare di aver subito un altro paio di orgasmi e di aver eiaculato altrettante volte prima che lo svenimento la salvasse dalla pazzia.
    
    Quando si riebbe, la prima cosa di cui ...
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