1. Tortura cinese - cap. 3: funi


    Data: 11/03/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: quiora, Fonte: Annunci69

    ... viso e la lingua tra le sue grandi e piccole labbra, gonfie per la costrizione delle corde ma pure (o soprattutto) per l’eccitazione, che le pompava di sangue il clitoride, mai così gonfio e sporgente. Le leccai tutto il succo che usciva e continuai con le dita a tormentarle il punto G, la sentivo sempre al limite del piacere totale, ma non era ancora il momento di concederglielo.
    
    Ormai la voglia di possederla e di godere dentro di lei mi faceva scoppiare la testa, volevo che la molla della sua eccitazione restasse caricata al massimo, così com’era la mia.
    
    Le strusciai un grosso plug sulla vulva fradicia di umori e lo infilai. La sua vagina stretta ed elastica lo tratteneva perfettamente.
    
    Le infilai la punta della lingua nell’altro forellino libero e mi compiacqui nel sentire quant’era morbido, rilassato, accogliente. Paola era pronta, passiva, disposta a tutto. Come sempre.
    
    La penetrai con voluta lentezza. Sentivo la presenza del plug oltre il sottile diaframma tra retto e vagina, mi godevo la sensazione diversa dal solito. Immaginai che stesse provando una vera doppia penetrazione. Immaginai che fosse attorniata da altri uomini, che avesse un cazzo in bocca e altri due in mano. Per dare piacere a tutti. Eseguendo il mio volere.
    
    Invece era solo per me, tutta per me. Bloccata, forzatamente chinata, impedita a toccarsi, a muovere le gambe, ad abbassarsi o rialzarsi. Ed io che la pompavo immaginando ora quel cornuto del marito che ci spiava dal finestrino, ...
    ... sforzandosi la vista per vedere cosa stessimo facendo, nel contrasto tra la luce abbagliante del sole e la semiscurità della cantina.
    
    La foga animalesca ebbe il sopravvento sulle fantasie. Iniziai a muovermi con decisione, scoprii che tirando la corda di sospensione potevo farla dondolare avanti e indietro in modo da stare fermo, come se si penetrasse da sola; vidi che questo dondolio la eccitava moltissimo, lo assecondò prendendo il ritmo e accelerandolo. Il movimento di lei così bloccata era meccanico, innaturale, e per questo ancor più mentalmente eccitante. Come se l’avessi trasformata in una sex machine; oppure, al contrario, che io fossi per lei una sex machine. Non le toccavo più i fianchi, il nostro unico contatto costante era tra il mio membro e il suo sfintere, come stantuffo scivolavo avvolto nelle sue mucose, mi sbatteva contro violentemente, arrestando il culo contro il mio bacino, e i miei testicoli sbattevano contro la sporgenza del plug.
    
    Prima che Paola perdesse il ritmo sfinita dallo sforzo di muoversi così impetuosamente, decisi che fosse giunto il momento di farle raggiungere il piacere. Mi bastò sfiorarle il clitoride con un dito per sentire un getto caldo uscire violento spruzzando sulla mia mano, sulle sue cosce, sul pavimento; e un altro ancora, e ancora, mentre le sue contrazioni si trasmettevano al mio cazzo piantato in lei, al mio bacino, alle corde, sembrava che tutta la casa vibrasse con lei.
    
    Restai dentro di lei ancora qualche istante, godendo ...
«1...3456»