1. Marina


    Data: 08/03/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: benves, Fonte: Annunci69

    Sono sempre stato un ragazzo molto timido, avevo difficoltà ad approcciarmi con le ragazze.
    
    Nonostante tutto a 24 anni avevo una discreta lista di ragazze che mi ero fatto, ma per questa mia timidezza preferivo conoscerle in chat.
    
    Alcune erano carine e ho concluso l’“affare”, altre invece sono stati dei veri “bidoni”.
    
    Sono però i rischi di quando si organizzano incontri al buio.
    
    Un pomeriggio chattai con una ragazza, Gabriella, che abitava in un quartiere molto vicino al mio, e sembrava anche abbastanza simpatica.
    
    Conservai il suo contatto, chattammo diverse volte, quindi le chiesi il numero di cellulare e lei me lo diede.
    
    Iniziammo a sentirci diverse volte al telefono, fino a quando decidemmo di incontrarci. L’appuntamento era in una piazza del suo quartiere, aspettai quasi mezz’ora, stavo quasi per andarmene pensando che mi avesse dato buca quando, la vidi da lontano correre verso di me tutta trafelata scusandosi per il ritardo.
    
    Aveva 18 anni, un viso molto carino, capelli castani a caschetto sulle spalle, occhi marroni ed un bel fisico slanciato formato e delineato dalla pallavolo che praticava a livello agonistico.
    
    Tuttavia indossava pantaloni e maglietta larga, stile rap, quindi non potei scrutare il suo fisico nei dettagli.
    
    Andammo su un belvedere dove c’era un bel panorama ed iniziammo a parlare per conoscerci.
    
    Io ero timido ma lei era ancora più timida di me
    
    Restammo lì per un paio d’ore e poi ad un certo orario l’accompagnai a ...
    ... casa.
    
    Come detto era carina, ma non mi colpì particolarmente, mi sembrava piuttosto insipida come ragazza, e quell’abbigliamento da rapper non rendeva omaggio al suo fisico che avrei poi scoperto.
    
    Pensai che in fondo neanche io dovevo esserle piaciuto molto, dal momento che disse pochissime parole.
    
    Invece mi arrivò sul telefonino un messaggio la sera stessa, era lei che mi diceva che era stata bene con me e mi chiese perché non avevo provato a baciarla.
    
    Fui sorpreso ma allo stesso tempo contento, in fondo non mi dispiaceva rivederla e provare a conoscerla meglio.
    
    Le risposi che non avevo provato a baciarla perché non pensavo di piacerle, ma lei a sua volta mi scrisse che magari potevamo rifarci al prossimo appuntamento.
    
    Tutto sommato non era così insipida, dovevo solo toccare le corde giuste per farla sciogliere, e magari anche io dovevo essere un po’ più intraprendente.
    
    Decidemmo quindi di vederci qualche giorno dopo
    
    Si presentò con un abbigliamento casual ma frizzante.
    
    Aveva un jeans strappato ed una magliettina rosa, da cui si intuivano due tettine piccoline ancora acerbe, ma abbastanza sode.
    
    Andammo al solito belvedere, dove le coppiette solitamente si appartano.
    
    Eravamo ancora entrambi molto impacciati, ma finalmente mi decisi e la baciai.
    
    Aveva labbra sottili ma carnose, e mentre la baciavo iniziò a piacermi sempre di più. Muoveva la lingua nella mia bocca in modo piuttosto inesperto, mentre io con la mia lingua esploravo in lungo ed in ...
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