1. Chi Disprezza Compra…


    Data: 04/07/2018, Categorie: Cuckold Etero Sensazioni Autore: Ago, Fonte: RaccontiMilu

    ... potei notare che i muscoli della sua schiena esile erano come contratti ed estremamente tesi.
    
    Quando mi protesi verso di lei per accarezzarla, tentando di rilassarla e capire se tutto andasse bene ricevetti per tutta risposta un brusco “Non ora!”.
    
    -Ma che ti ho fatto adesso?-
    
    -Non e’ divertente Marco! E’ proprio una cosa… disgustosa.-
    
    -Ma…-
    
    -Se non avessi le fette di salame sugli occhi, come tuo solito, capiresti che quello che hai letto ha delle implicazioni ben piu’ profonde e oscure… –
    
    -I-io… io scherzavo…-
    
    -Ma come puoi farlo? Con questi tempi che corrono, donne che… che… che schifo! Ecco!-
    
    -Sara adesso esageri! Sai che io non condivido… –
    
    -Non e’ divertente e basta! Ti prego smettila, io ti amo… –
    
    Dopo quell’enigmatico scambio di battute. Non parlo’ piu’.
    
    Continuo’ a rimanere voltata verso il mare, ma da come aveva parlato prima, dal tono rotto, intuii che stava piangendo.
    
    Non capivo.
    
    Tornati nel residence, mentre, sempre in silenzio Sara se n’era andata a farsi una doccia, io, che mi ero gia’ cambiato e steso, ebbi tutto il tempo di pensare a cosa stesse succedendo con mia moglie.
    
    La risposta mi pareva piuttosto ovvia:
    
    Era da un paio di settimane circa che stavamo in vacanza a goderci Riccione .
    
    Vicino al nostro sdraio c’era quello di una… una “signora” che, per farla breve, avrebbe potuto essere una di quelle dell’articolo di pocanzi!
    
    Ogni mattina il marito, uomo scuro che sarebbe stato naturalmente a suo agio con una ...
    ... clava in mano (di cui, confesso, sia io e che Sara facevamo l’imitazione con una certa malizia) e che trattava la moglie con assai poco riguardo, da vero gentiluomo qual’era le scaricava i bambini prima di andare a giocare a bocce con gli amici.
    
    E lei ogni mattina sola, era di quelle che per compensare passa il tempo a guardarsi intorno e a interessarsi delle vite altrui.
    
    Vuoi per la nostra giovinezza, si capiva che era proprio su di noi che la parca si era maggiormente inpuntata e, prima gia’ poco, e poi sempre meno discretamente aveva preso a lanciarci regolari occhiate di decisa disapprovazione.
    
    Il peggio fu quando nei giorni seguenti, comincio’ ad invitare le sue amiche.
    
    Tutte donne come lei: massicce, volgari, di quelle che vestono dei costumi da bagno che sembrano ritagliati dei tendoni da circo nel tentativo vano di coprire corpi che hanno partorito troppo e troppo in fretta.
    
    (Ecco potevano far fare a me l’articolo dei costumi esotici, gli sarei sicuramente costato meno!)
    
    Le tipiche matrone, per capirci, che spettegolano continuamente e leggono riviste sui personaggi popolari tutto il giorno sperando di scoprire tradimenti o disgrazie per poi, ciniche, gioirne orridamente tutte assieme.
    
    Loro bastavano, ma portandosi dietro i loro greggi di bambini il fracasso che facevano era ancora piu’ assordante.
    
    Inutile dirlo ma, mia moglie, non le sopportava. E per una volta neanche io.
    
    Devo diro una cosa pero’!
    
    In Sara c’era un odio… profondo, anzi ...
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