1. Ehi, ragazzi, facciamo a chi...


    Data: 03/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Mark Hansen, Fonte: EroticiRacconti

    EHI, RAGAZZI, FACCIAMO A CHI...
    
    di Mark Hansen
    
    Per quella sera Franco, Roberto, detto Roby, ed io avevamo avuto la brillante idea di fare un salto in quella nuova discoteca, inaugurata soltanto due settimane prima ma già diventata punto di riferimento imprescindibile per quanto riguardava il fervore notturno di tutta la gioventù tardo-adolescenziale della provincia.
    
    Dopo una coda di trenta minuti buoni, riuscimmo finalmente a entrare, grazie soprattutto all'intercessione del cugino di Franco, che in quella discoteca era stato ingaggiato come buttafuori e addetto ad altri incarichi non bene specificati; non fosse stato per il suo determinante intervento noi tre non saremmo mai e poi mai riusciti a varcare quella soglia: i maschietti da soli, senza uno straccio di fidanzata al fianco non erano ben visti, tali erano le disposizioni impartite agli addetti al controllo da parte della Direzione.
    
    Eravamo dentro, felici per la nostra buona riuscita; ma ben presto ci accorgemmo che quel posto non era ciò che facesse al caso nostro. Le ragazze erano quasi tutte accompagnate da nostri muscolosi coetanei, e i più di loro erano delle dimensioni di un armadio; meglio non averci a che dire e tanto meno a che fare!, ragionammo saggiamente. Le poche pollastre da sole sguazzavano all'interno di gruppetti esclusivi in cui non sarebbe stato possibile entrare nemmeno per intercessione del capo in testa del Vaticano, e le poche sgallettate che si muovevano per la discoteca allo ...
    ... stato brado, cioè che non erano in compagnia o facevano parte di qualche selettiva combriccola, avevano tutte la puzza sotto il naso, quasi avessero una montagna di merda a due dita dalle narici, come ebbi subito modo di notare. Infatti, avevo provato a rimorchiarne qualcuna, traendo ispirazione da un documentario che avevo visto in televisione il giorno prima. Mi ero appostato come un leone che attende le gazzelle vicino all'unica pozza d'acqua nel raggio di chilometri, solo che invece di essere nell'assolata savana, mi ero piazzato in un buio cantone in prossimità della porta dei cessi delle donne. Provai con qualche apprezzamento, con qualche motto di spirito, ma subito mi resi conto che le mie parole non riuscivano a scalfire la dura corazza di quegli esemplari femminili. Al limite dell'esasperazione tentai un approccio più diretto, ma tutto ciò che ne ricavai fu uno schiaffone, che per fortuna riuscii a evitare con un rapido arretramento del busto, un sonoro vaffanculo e, ciò che mi bruciò maggiormente, l'impietoso attributo di "sfigato". Con la coda tra le gambe abbandonai la postazione e raggiunsi i miei amici che fino a quel momento non avevano fatto altro che, da posizione defilata, continuare a bere birra e lustrarsi gli occhi contemplando il rutilante e multicolore panorama. Decidemmo per un'ultima consumazione, per poi portare via i tacchi da quella deludente discoteca e andare in cerca di un altro luogo a noi più confacente e dove speravamo di trovare migliore ...
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