1. Vacanza al Sud – capitolo 2 –


    Data: 07/02/2023, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: Mr.Goodbye, Fonte: RaccontiMilu

    È un bellissimo venerdì di giugno, caldo senza esagerare e leggermente ventilato. Ho appena finito di pranzare, ho ancora in bocca il sapore di quegli astici meravigliosi accompagnati da quel vino bianco frizzantino e così delizioso al palato. È stata una scelta improvvisata, del tutto non calcolata e, devo ammetterlo, felicemente decisa sul momento. Una scelta che non ha impiegato molto per regalare sorprese assai gradite e ancor più inaspettate. Ho spento il cellulare. Per il tempo che resterò qui (vale a dire, ahimè!, fino a domenica sera) non esisterò per il resto del mondo.
    
    La sensazione che da camminare sulla sabbia calda, scalzo, sapendo che niente e nessuno può disturbare il tuo relax, è a dir poco sublime. Mentre passeggio in tranquillità faccio vuoto nella mia mente, cullato dal rumore delle onde. Osservo i gabbiani alti nel cielo, che planano al suono con i loro striduli versi. Il mio sguardo si sposta sul mare, sulle onde che vanno e vengono, bagnandomi con i loro spruzzi. E penso alla ragazza, quella ragazza, che si è mostrata a me così, come nulla fosse, durante il pranzo. Continuo a faticare a credere che sia stato un evento casuale, ma il suo volto, la sua espressione…
    
    Anche se siamo a giugno, mi aspettavo più turisti. Invece la spiaggia è quasi deserta; una circostanza che non mi dispiace affatto, anzi, trovo estremamente gradevole. L’essere il quasi unico essere umano su questa spiaggia mi permette di godermi ancor di più l’atmosfera quasi da sogno che ...
    ... mi circonda, con il solo rumore del mare e delle onde a riempirmi le orecchie. Niente telefoni che squillano, niente bambini che urlano, niente frastuono urbano, niente di niente. Solo pace.
    
    Da quando i miei piedi hanno toccato la sabbia, ormai, è trascorsa un’ora, forse anche qualcosa in più. Credo sia il momento di rientrare in albergo, per una bella doccia fresca e un sano riposo. Riconosco di aver fatto una sciocchezza quando sono arrivato in spiaggia. Non avendo voglia di tenermi le scarpe in mano e forte del fatto che ci fosse ben poca gente in giro, avevo deciso di lasciarle proprio al limite del marciapiede in pietra, in un angolo, al riparo dal sole. Non sono nemmeno troppo sorpreso quando, al ritorno, non le trovo più. Stupido è chi lo stupido fa, disse qualcuno di ben più saggio di me. Accenno un sorriso, mentre mi guardo in giro. Qualcuno a passeggio c’è, ma nessuno sembra essere in possesso dei miei beni. Scuoto la testa, tutto sommato divertito dall’evento e, non avendo alternative, mi avvio verso il centro del paesino così come sono. L’asfalto scaldato dal sole pomeridiano non è troppo amichevole con me, ma sfruttando le zone d’ombra riesco a guadagnare la piazzetta senza lasciare strati di pelle incollati al catrame.
    
    E lei è lì. Seduta di traverso sulla fontana, con la sua amica e altri tre ragazzi che non avevo ancora visto, c’è la fanciulla che mi ha offerto il gentile panorama poco tempo prima al ristorante. Mi chiedo ancora, rivedendola, se si fosse ...
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