1. Il personal trainer di mia figlia – Capitolo 12


    Data: 05/02/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    ... signore”
    
    “Beh, direi che è proprio arrivato il momento di fartelo sfondare, zoccola! La verginità del tuo culo ha le ore contate!”
    
    Poi ci fu un silenzio generale e subito dopo sentii il rumore di chi si spoglia, del fruscio dei vestiti e di cinture slacciate. Nel frattempo Artemio ricominciava a riempirmi; la sensazione era sgradevolissima, ma non più di quello che stava per accadere con i tre maiali che di punto in bianco mi ritrovai sopra la testa.
    
    “Che faccia da troia!!!”
    
    “Eh, sì Toni! ha proprio una faccia da troia! Strano che sia ancora vergine di culo, perché una con questa faccia dovrebbe averlo sfondato…”
    
    Finalmente potevo vedere anche il volto e la voce degli altri due che fino a quel momento si erano limitati a fare da spettatori. Mi sputarono a turno in faccia ricoprendomi di saliva, li avevo tutti intorno con l’uccello in mano, si segavano e me lo sbattevano nelle guance.
    
    “Apri la bocca zoccola, e tienila aperta così te la riempiamo di sputi!”
    
    Ripresero a sputare, questa volta centrando la bocca. Trattenevo a stento i conati di vomito, mentre nel frattempo Artemio, che procedeva al secondo svuotamento, aveva iniziato a masturbarmi infilando alcune dita nella passera. Mi sentivo come un giocattolo fragile nelle mani di quattro pazzi.
    
    Intanto, i tre porci si masturbavano tutt’intorno al mio viso: l’odore che emanavano era vomitevole e non vedevo l’ora che tutto finisse presto.
    
    Tutti e tre raggiunsero l’orgasmo in successione rapida, ...
    ... probabilmente condizionandosi a vicenda, e riversando tutto lo sperma sul mio viso e sulla mia bocca. Rimasi a sentirli respirare in affanno finché dopo qualche minuto si riavvicinarono.
    
    “Ma che bella maschera di bellezza! Ma adesso vediamo di completare l’opera…”
    
    A parlare era sempre lo stesso uomo che, dopo una breve pausa, ritornò vicino per mostrarmi un cucchiaino da caffè.
    
    “E adesso completiamo l’opera della troia farcita, perché non va sprecato nulla…!”
    
    Scoppiarono tutti a ridere e subito dopo il tale di nome Toni iniziò a raccogliere meticolosamente, e dietro suggerimento dei suoi amici, tutto lo sperma e la saliva sparsi nella faccia e nel collo mettendolo poi tra le mie labbra:
    
    “Apri la bocca e tienila aperta finché non finiamo di riempirla zoccola! Visto che stai sdraiata conserverai il prezioso cocktail di sborra e sputi in quella fogna: penserà l’amico Artemio a chiederti se e quando ingoiare.”
    
    Nel frattempo, Artemio mi stava riempiendo per la terza e ultima volta; mi sentivo fastidiosamente più gonfia rispetto ai precedenti lavaggi, forse Artemio stava forzando la mano perché successivamente infilò qualcosa di più grosso nel mio sedere a sostituire la cannula. Io non mi sentivo più i capezzoli, sotto vuoto e stirati, e cominciavo a patire il lavoro continuo di quel dannato fil di ferro che premeva sui miei seni; oltretutto il fuoco nelle natiche non mi abbandonava: la punizione stava diventando insopportabile.
    
    Finito il lavoro dei tre, la bocca era ...