La taverna dei lupi - Racconti Erotici

La taverna dei lupi

... DICENDOGLI GRAZIIE AMORE

GLI SALI SOPRA E FECE UNO SMORZA CANDELA AL MARITO

SI ADDORMENTO ABRACIATA A LUI IN UN DSONNO RISTORATORE PERRIPRENDERE LE FORZE PER LE PROSSIME SCOPATE

NEI GIORNI SEGUENTI SEMPRE SOTTO LA TEMPESTA DI NEVE IL MARITO VEDEVA SALIRE E SCENDERE I AVVENTATORI IN GRUPPI DA 3 O 4 ADIRITTURA UNA VOLTA SALIRONO IN 6 RIMASERO SU 6 ORE

QUANDO POI IL MARITO GLI PERMETTEVANO DI SALIRE LA TROVAVA DISTESA IN UNO STATO PIETOSO SPORCA OVUNQUE SENI ROSSI DALLE MANOPOLAZIONI. FICCA SLABRATA DAI CAZZI PRESI CULO SFONDATO LEI LO ABRACCIAVA SPORCANDOLO DICENDOGLI DI AMARLO E LO RINGRAZZIAVA PER QUELLO CHE GLI PERMETEVA DI ESSERE LIBERA

I GIRNI SI SEGUENTI SMISE DI NEVICARE

ORMAI IL MARITO CAPI CHE LA VECCHIA JULIANA NON ESISTEVA PIÙ NEI GIORNI PRECEDENTI NEI DISCORSI CAPI CHE ORMAI ERA UNA TROIA SFONDATA ERANO RIUSCITI A SCOPARSELA CON 2 CAZZI IN CULO E DEUE IN FREGNA ORMAI IL SUO CAZZO NON LO SENTIVA PIU

QUANDO RIUSCIRONO AD APRIRE LE STRADE JULIANA E COSTANTIN PARTIRONO PER TORNARE A CASA JULIANA PIANSE A DIROTTO PERCHÉ ORA LE GIORNATE NON ERANO PIÙ COME PRIMA

I AVVENTATORI GLI DISSERO CHE QUANDO POTEVANO L ANDAVANO A TROVARE LÌ BACIO UNO A UNO CON UNA PROMESSA TORNERÒ SPESSO

PASSO UN MESE E SCOPRI CHE ERA IN DOLCE ATTESA IL VERO PADRE ERA DI SICURO UNO DEI DIECI

LUI ORMAI ASDISTEVO LE VARIE FUSIONI SPARANDOMI SWGHE PERCHÉ NON SCOPAVO PIÙ LA MOGLIE A ASSISTEVA ALLA SUA MONTA ORGOIOSO DI AVERLA PER MOGLIE