1. 1. Viaggiando nuda Prologo


    Data: 05/02/2023, Categorie: Etero Autore: Lucrezia, Fonte: EroticiRacconti

    Ho ritrovato un mio vecchio file in cui ho scritto questa storia più o meno secoli fa, ed ora mi accarezza l'idea di pubblicarla, anche se la scrittura è acerba, l'idea mi sembrava buona.
    
    La divido su più racconti dato che il file in formato Word è lungo 36 pagine; e sì c'è stato un tempo in cui scrivevo tanto, magari male, ma tanto.
    
    L'ho riletto, corretti alcuni errori di battitura, non tutti, dopo un po' mi sono anche stufata, qundi mi scuserete se ne troverete alcuni, come pure per i tempi non sempre corretti e tante altre cose.
    
    Spero vi piaccia.
    
    Prefazione: questa storia è la summa di aneddoti e racconti estivi che amici mi hanno trasmesso in forma orale durante le chiacchiere che solitamente si fanno al ritorno delle vacanze.
    
    Io li ho sintetizzati in una storia assolutamente inventata, in cui io ne sono coprotagonista ma che in realtà non si è mai concretizzata nella realtà.
    
    Viaggiando nuda
    
    1. Udine, ce du marons
    
    È un agosto udinese assolutamente uggioso, con piogge e giornate di cielo coperto e io sono stufa; ho le ferie prima di ferragosto ma per motivi di turnazione al centro commerciale dove lavoro praticamente mi hanno già spedita a casa, dove, mi aggiro come una leonessa in gabbia.
    
    Oggi non piove e il cielo sembra promettere bene, scelgo di andare alla piscina comunale, almeno se ricomincia a piovere sono vicina a casa, prendo le mie poche cose e mi avvio; sono nello spogliatoio dove mi cambio e mi metto un costume intero stile ...
    ... olimpionico, l’aria non è caldissima e non mi va di raffreddarmi con questo sole velato, ma ho bisogno di svagarmi e per questo la piscina comunale va benissimo, Udine è una città dove ci si incontra spesso tra amici se sai i luoghi da frequentare.
    
    Come mi accomodo sul lettino infatti incontro Marco e Raffaella, appena tornati da un viaggio alle Maldive e iniziamo a chiacchierare delle loro ferie e del viaggio che hanno fatto, banalità su banalità Marco al solito mi prende in giro per il tempo, come se fosse colpa mia di tutte queste nuvole, mentre loro, sono stati benissimo e si sono abbronzati completamente e bene.
    
    Già io sono ancora un latticino in confronto a loro e l’abbronzatura presa tra giugno e luglio sta già perdendo il suo smalto, maledetto tempo incerto.
    
    Per pranzo decido di tornare a casa, provo a invitare Marco e Raffaella ma diniegano l’invito dicendo che devono rientrare e disfare le valigie, ve bene è una scusa ma non mi importa, il cielo si sta riannuvolando così mi alzo, mi cambio nello spogliatoio e mi avvio verso casa dove mi aspetta una caprese mozzarella e pomodoro, così da ricordarmi il sole, almeno spero.
    
    A casa rapida doccia e mentre sono sotto l’acqua sento il telefono che suona, ovviamente non posso rispondere e lo lascio squillare, se vuole mi richiama, tanto sicuramente sarà uno scocciatore, gli amici mi chiamano sul telefonino, quindi mi accingo a mangiare la mia caprese mentre fuori inizia a piovere, il telefono squilla ancora.
    
    Claudia una ...
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