1. Capitolo 5


    Data: 04/02/2023, Categorie: Etero Autore: Babi e Gregorio Erizzo, Fonte: EroticiRacconti

    Oggi grande novità nello stabilimento balneare.
    
    Hanno installato “Radio Spiaggia”, ovvero un DJ che seleziona canzoni che non puoi evitare di ascoltare e sono in stereo…
    
    Di fondo la musica va sempre bene; in linea di principio mi piace un po’ tutta, senza grossi problemi… però non sono per nulla sicura di voler ascoltare quella che decide qualcun altro…
    
    È un po' come giocare d'azzardo. Si aspetta la prossima canzone, come se la pallina della roulette rimbazasse sui numeri.
    
    Tac Tac Tac...
    
    Sì, ok, è solo di sottofondo e il volume non è fastidioso, ma boh, non so se metterla nelle cose positive o negative…
    
    Vabbè, ci rifletto, sperimento e poi tirerò le somme… Tanto non ci scommetto soldi, per cui di sicuro, non rischio di finire sul lastrico.
    
    Vedo che sulla passerella c’è l’Emo, il nipote della gestrice storica del bagno… Mi guarda con quell’espressione da cane bastonato, come se volesse il permesso d’avvicinarsi.
    
    Uhm… potrei quasi prenderci gusto a comandarlo a bacchetta.
    
    …Naaa, dev’essere stressante fare la dominatrice.
    
    Gli faccio cenno di avvicinarsi.
    
    Sposto le gambe per fargli posto sul lettino, un chiaro invito al sedersi.
    
    Mentre lui mi raggiunge e si accomoda, guardo Paolo. La sua espressione è “Davvero è lui che ti vuoi scopare?”
    
    Pare davvero sconvolto…
    
    Ne sono davvero compiaciuta.
    
    Ignoro Nicholas, lì vicino.
    
    Mi “scompensa” troppo il suo sguardo…
    
    «Ho quella cosa che mi avevi chiesto…» Dice, sedendosi vicino a ...
    ... me.
    
    «Finalmente una buona notizia! Ma, ehm... Vorrei farti notare che l’espressione da spia del KGB, si vede lontano un kilometro. È un tantinello sospetta…»
    
    Dalla tasca dei pantaloncini prende una confezione di caramelle e me lo passa. «Ok, cercherò di fare il disinvolto, allora.»
    
    «Meglio, va'. Grazie…» Dico, prendendolo ed alzandomi per andare a metterlo in borsa e prendere il portafoglio per dargli quello che deve avere…
    
    «No, è un regalo…» Dice lui.
    
    «Ah, beh, allora grazie…» Dico, tornando a sedermi.
    
    «Io… ecco… questa sera c’è una serata rock qui vicino… se ti va, io ci vado con alcuni amici…» Dice imbarazzatissimo.
    
    Non mi guarda nememno in faccia.
    
    «Mi stai invitando? È un appuntamento?» Chiedo divertita.
    
    «No, cioè, sì… ma non è un appuntamento… è solo che… credevo… potesse piacerti… e non la pubblicizzano molto. Tutti preferiscono il reggaeton adesso…»
    
    «Respira… Ahahah. Sì, dài. Ci vengo volentieri…»
    
    Ora, il motivo per cui ho accettato è un po’ un mistero. Ma credo, abbiano contribuito alcuni fattori. La naturale empatia che provo verso quel ragazzo. La faccia di Paolo. E sicuramente, il fatto che è vero che preferisco una serata rock ad una serata latina…
    
    «Ok… ci vediamo qui alle dieci, con altri amici…»
    
    «Perfetto…»
    
    ...
    
    È dalle serate in cui ti aspetti poco, che in genere ne esce qualcosa di davvero divertente.
    
    E mentre sto andando in macchina ad una festa con dei neopatentati, eterogenei, emo; di sicuro, non mi aspetto fuochi ...
«1234...»