1. 07 - Come diventare una Star del cinema (Parte I)


    Data: 04/02/2023, Categorie: Etero Autore: Ivofosco, Fonte: EroticiRacconti

    Avete presente quando scorrono i titoli di coda alla fine dei film, dopo gli attori protagonisti, i generici, le comparse, il direttore della fotografia e un mucchio di altre persone, alla fine arrivo io Bernardo detto Duccio: "Capo squadra elettricisti".
    
    Ho iniziato a fare questo mestiere dopo la guerra come apprendista e poi, un po' alla volta, sono arrivato ad avere una piccola ditta tutta mia. Nel periodo dei grandi Colossal negli anni sessanta, avevo a libro paga più di cinquanta persone. Si lavorava tanto. Le produzioni erano sempre alla ricerca di gente preparata che non facesse perdere tempo e che principalmente fosse rassegnata ad assecondare i capricci del regista e del direttore della fotografia. Vi confesso che in tutti i set dove ho lavorato anche se la scena veniva girata a mezzogiorno del 10 agosto, la macchina da presa non è mai partita senza quattro o cinque lampade Fresnell accese. Avevo diverse squadre che si dividevano tra Cinecittà, gli stabilimenti De Paolis sulla via Tiburtina o costruivano palchi per i megaconcerti che in quegl'anni spopolavano. Ogni band aveva i suoi elettricisti, ma per approntare un palco da quaranta metri e per sistemare tutte le luci del parterre entravamo in gioco noi. Lavoravamo per gruppi famosissimi che ovviamente non menzionerò: inglesi, americani, australiani e un po' da tutta Europa. Il lavoro era duro, sui furgoni avevamo il doppio di tutto quello che poteva servire e dovevamo essere sempre pronti per risolvere ogni ...
    ... inconveniente. Spesso la corrente dovevo farla arrivare da potenti gruppi elettrogeni. Lavoravamo a pochi metri di distanza da personaggi famosissimi e facevamo amicizia con le persone che erano più a contatto con loro. La sarta personale dell'attrice, il massaggiatore del chitarrista, il cuoco personale del divo di Hollywood. Era un circo e, fra noi addetti ai lavori, il pettegolezzo era la norma. Il famoso attore gran playboy, in realtà a detta della costumista risultava essere gay, anzi frocio come si diceva allora. Il brillante regista altro non era che un perverso eroinomane, la diva osannata da tutti non girava una scena se prima non aveva bevuto mezza bottiglia di gin e così via. Durante le prove dei concerti, e durante le riprese girate in esterna aiutavamo a tenere distanti i curiosi. A quei tempi, ma forse anche oggi, c'era un interesse morboso per poter avvicinare il divo di turno, per farsi rilasciare un autografo, o solo per mettersi in contatto con qualcuno del giro. Una marea di ragazze era alla spasmodica ricerca di un aggancio per poter avere un incontro con un regista o un produttore. Una volta mentre lavoravamo su un set per dei fotoromanzi della Lancio, una ragazza cadde rovinosamente da una dirupo e dovetti accompagnarla all'ospedale. Si era rotta un piede pur di poter avvicinare il fotografo. Capirete che di storie come questa potrei raccontarne a centinaia. Un giorno, mentre lavoravamo per una band rock londinese, una ragazza che riuscì ad avvicinare solo ...
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