1. Scopata animalesca al buio


    Data: 03/02/2023, Categorie: Tradimenti Autore: rotor2, Fonte: EroticiRacconti

    Nuda davanti allo specchio in attesa della doccia la donna si esaminava in vena di bilanci.
    
    Si guardò: le gambe erano tornite, le caviglie esili, un culo ancora tonico grazie allo sport. Le mammelle magnifiche che nonostante le loro generose dimensioni - una bella quarta come misura - reggevano ancora egregiamente la sfida della gravità. Certo qualche cuscinetto, smagliatura e piccole rughe facevano qua e là capolino ma era, alla soglia dei cinquantacinque anni e senza ritocchi estetici, ancora una bellissima donna e poteva andare fiera del suo aspetto ma…
    
    Consuelo era una fiscalista apprezzata non solo per le indubbie capacità professionali, ma anche per la sua avvenenza che destava ancora ammirazione ed esercitava grande fascino che non lasciava indifferente neppure il gentil sesso; non mancavano tutt’ora corteggiamenti e profferte, ma la sua solida etica e la sua razionalità le avevano sempre evitato di coinvolgersi in qualsiasi avventura. Tempo prima, trovandosi in un’altra città dopo un’intensa giornata di lavoro, con alcune colleghe stava bevendo qualcosa prima di cena in un locale frequentato da un pubblico costituito prevalentemente da universitari. Le signore osservavano con ammirazione quella giovane fauna, quando Dina, lesbica dichiarata, forse piccata e frustrata per l’ennesimo rifiuto di Consuelo al suo insistente desiderio di portarsela a letto, aveva malignamente insinuato:
    
    - Certo che anche tu, Consuelo, pur tanto affascinante, sei un po’ ...
    ... “passatella” per questi bei ragazzi che ci passano accanto. Sei per loro ormai solo un’adorabile anziana, bella signora ma priva di alcun interesse erotico.
    
    Consuelo aveva risposto con una risata, dando poco peso a quelle parole, considerandone poi la provenienza: un donna bisbetica, gelosa e invidiosa.
    
    Tuttavia nei giorni successivi quelle frasi avevano fatto breccia fra i suoi pensieri, minando certe sicurezze, svelando un’inquietudine di fondo, sopita sotto i tanti impegni di cui era fatta la sua giornata. Quelle parole rivelavano la paura del tempo che passava, che trascinava con sé bellezza e fascino. Si è vero era ancora molto bella ma quanto sarebbe durato? E di più: il suo fascino da chi era ancora apprezzato? I giovani la vedevano veramente come l’aveva definita Dina? Razionalmente accettava l’inevitabile ma ne era emotivamente ferita.
    
    Così a distanza di mesi, trovandosi stavolta da sola, per lavoro nella medesima città, finì non a caso in quello stesso locale al termine della sua giornata di impegni, in una calda serata fine primavera. L’idea era maturata improvvisamente e aveva il sapore di una sfida: dimostrare a sé stessa che il suo fascino resisteva intatto nonostante il fluire del tempo e poteva ancora interessare a uomini molto più giovani di lei. Aveva ingaggiato una segreta, ideale sfida alle parole di Dina decisa a giocarsela fino in fondo a costo di rinunciare persino alla sua integrità morale.
    
    Gruppi di giovani sedevano, conversando e ridendo ...
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