1. Storie di una brava bambina -2


    Data: 01/02/2023, Categorie: Incesti Autore: LuceS, Fonte: EroticiRacconti

    Seconda parte di Storie di una brava bambina - raccolta di episodi in cui ricordo le esperienze sessuali che mi hanno formato (e segnato) dall'adolescenza all'età adulta.
    
    Il giorno dopo feci finta di nulla, così mio zio. Non ci furono né battute né sguardi, come se quanto accaduto il giorno prima non fosse mai successo. Facemmo tutti insieme colazione e ci preparammo per andare al mare. Io andai insieme a tutti loro: mi ero toccata pure troppo in quegli ultimi giorni, avevo bisogno di una pausa. Passammo una bella mattinata in spiaggia tra giochi, risate e bagni. Io dimenticai del tutto il giorno prima. Intorno all’una ci riunimmo attorno all’ombrellone della nonna per mangiare un panino; poi ognuno scelse la sua occupazione: mia nonna e mio cugino più piccolo si addormentarono all’ombra, i suoi fratelli presero a giocare con la sabbia, mia zia tirò fuori dalla borsa un libro e mio zio annunciò che avrebbe fatto una passeggiata verso la caletta.
    
    “Perché non vai con lui?” mi domandò mia zia. L’imbarazzo del giorno prima tornò come un fulmine.
    
    “Ehm… no, preferisco stare qui a riva” dissi.
    
    “Dai, lo so che ti piace! Gli anni passati andavate spesso insieme a nuotare e a camminare!”.
    
    Era vero. Io e mio zio avevamo un buon rapporto. Quando ci incontravamo al mare andavamo spesso in giro insieme a caccia di conchiglie e pietre, facevamo lunghe nuotate e ci divertivamo a riposare sugli scogli. Ma prima non mi aveva mai visto nuda, non mi aveva mai visto strusciarmi ...
    ... sul cuscino dei suoi figli.
    
    “Lasciala stare, non vuole…” disse lui alla moglie.
    
    “No, vengo” sospirai io. In fondo era meglio fingere che tutto fosse normale, che nulla fosse accaduto. Dovevo comportarmi come al solito.
    
    Ci incamminammo lungo la spiaggia, le onde ci bagnavano i piedi. Parlavamo del più e del meno, ridevamo di qualcosa e in breve arrivammo alla caletta che si trovava lì vicino. Non ci andavano molte persone perché gli scogli erano un ostacolo per le famiglie coi figli, ma a me e mio zio piaceva. Facemmo una nuotata, andammo verso una zona più appartata. Io mi sdraiai per asciugarmi al sole, lui si mise seduto al mio fianco.
    
    “Per quello che è successo ieri…” cominciò a dire. Io lo guardai con un velo di imbarazzo. “Ecco, quello che è successo è normale. Non ti devi preoccupare. Alla tua età è normale”.
    
    “Non lo dirai a nessuno, vero?” domandai con un filo di voce. “Lo so che è normale, ma non voglio che si sappia. La mamma, sai quanto è bigotta”.
    
    “E’ un segreto, non lo dirò ad anima viva”.
    
    Mi tirai su a sedere, il silenzio e la calma di quel momento mi spronavano a parlare.
    
    “Cosa hai pensato? Voglio dire, sicuramente sai come è fatta una donna, ma cosa hai pensato di me?”.
    
    Mio zio sorrise.
    
    “Le cose con tua zia non vanno molto bene, lo sai, quindi è da così tanto tempo che non vedo una donna che nemmeno mi ricordo più come è fatta”. Scoppiammo a ridere entrambi.
    
    “Dai, seriamente” dissi, tirandogli un pugno leggero alla spalla.
    
    “Eri ...
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