1. l’infermiera del turno di notte prima parte


    Data: 28/01/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Lupetto67, Fonte: RaccontiMilu

    essere alla merce’ degl’eventi non piace a nessuno soprattutto se non puoi controllare nulla di quello che ti accade atttorno a te. fermo in un letto il tempo non passa mai scandito solo dal personale che entra in camera, fa’ domande di routine, fa’ quello che deve e esce dalla porta. dopo l’incidente mi sono ritrovato immobilizzato al letto, gambe fasciate e bloccate in tutori rigidi ma comodi, giorni e notti tutti uguali. allora puoi solo fantasticare, quell’infermiere che gli girano, quella che non lo prende come vorrebbe e quella che non ci pensa a prenderlo ma preferisce comandare e controllare la propria e altrui vita. le mattine identiche le une dalle altre, sveglia colazione, cure igieniche, vestizione terapie, i pomeriggi interminabili e le notti identiche ai pomeriggi. all’una di notte entra un’infermiera e con fare deciso mi solleva a pancia in su’ e con disinvoltura mi abbassa i pantaloni poi i boxer e controlla testicoli e il mio cazzo, poi mi riveste e esce dalla porta. ho solo il tempo di vedere che sotto i pantaloni della divisa risalta un triangolo rosa fosforescente molto piccolo che a mala pena trattiene due grosse labbra carnose. mentre esce ho una visione celestiale del filo rosa fosforescente tra un culo tondo e ben tornito forse da ore e ore di esercizi di palestra. alle ore tre stessa cosa, entra mi gira schiena sul materasso mi spoglia e con i guanti mi scappella delicatamente ma con precisione e mi passa un panno umido dalla punta alla base, con la ...
    ... mano piu’ vicina alle sue gambe sfioro i suoi pantaloni della divisa e con due dita seguo il solco delle labbra carnose. non fa’ una piega, non pronuncia nessuna parole, non un’espressione di stupore o di risentimento. mentre scendo con le dita seguendo il triangolo fosforescente lei si gira e esce dalla stanza lasciandomi semi nudo per un tempo indefinito. fantasticando su quello che e’ appena successo mi assopisco sentendo la frescura sui “miei gioielli di famiglia” e questo mi da’ sollievo. sento aprire la porta e vedo la solita divisa e il solito triangolo che al buoi risalta come una lampara nella notte sul mare scuro, in mano ha una bacinella che non riuscivo a vedere il contenuto ma immobilizzato non potevo far altro che ammirare il movimento sinuoso del triangolo. si avvicina al letto, posa accanto alla mia coscia la bacinella, prende una garza e ci versa una sostanza trasparente pungente che immagino sia disinfettante. si mette i guanti con calma, mi prende la mazza tra le dita e passa con calma la garza sulla cappella che sento che s’ingrossa con calma ma con tenacia. solita visione del triangolo fosforescente ma con l’unica eccezione che e’ lievente spostato verso la sua coscia forse dal movimento repentino di essersi chinata per la detersione. con non curanza avvicino la punta del mio pollice al bordo del tanga che si e’ insinuato tra le grandi labbra e inizio a fare piccoli circoletti tra il tessuto del tanga e la la sua fessura, mi attendo sicuramente una manata ...
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