1. Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 10


    Data: 25/01/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Racconti sull'Autoerotismo, Tradimenti Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... diventarono duri, ma le sue mani continuarono a scendere passarono sul mio ventre giungendo alla fica dove accarezzo i pochi peli che avevo.
    
    Mi prese per i fianchi e mi tirò a sé iniziò a baciare il mio ombelico, sentivo la sua lingua roteare attorno ed entrarci dentro, le sue mani stringevano il mio sedere, abbassò la testa spingendosi sulla mia fica.
    
    Mi fece appoggiare una gamba sul letto lasciando il mio fiore esposto alla sua lingua e alle sue dita che da dietro mi penetravano la fica.
    
    Era una sensazione unica le tenevo le mani sulla testa porgendole il bacino per agevolare le sue labbra, ero felice perché anche lei mi amava e mi stava donando il suo amore.
    
    Si stacco dalla mia fica si alzo si sfilò la maglietta rimanendo a seno nudo mi fece stendere sul letto e si butto su di me.
    
    Ero sdraiata sul letto lei era su di me la sua gamba strusciava sulla mia fica le sue mani accarezzavano i miei seni, io le accarezzavo la schiena scontrandomi con il pantaloncino che ancora indossava, in quel momento decisi che volevo averla.
    
    La feci stendere, era bellissima, le diedi un bacio poi in ginocchio sul letto poggiai le mani sull’elastico del pantaloncino e lo sfilai insieme allo slip, rimase nuda.
    
    Rimasi un paio di secondi a guardare il corpo nudo di Silvì, mi chinai ed iniziai a baciarle il collo le mie mani scivolavano sui seni e sulle sue braccia.
    
    Iniziai a scivolare sul suo corpo continuando a baciare ogni centimetro di pelle che trovavo, i miei seni ...
    ... strusciavano sul corpo caldo di Silvì il contatto dei miei capezzoli con i suoi fu fantastico riuscivo a sentire i suoi capezzoli duri premere contro i miei, ma non volevo fermarmi continuai a scendere ritrovandomi quei fantastici seni davanti alle labbra, strinsi i seni nelle mie mani ed iniziai a divorarle i capezzoli.
    
    Roteavo la lingua intorno all’aureola i capezzoli erano durissimi passavo da un seno all’altro gustandomi quei momenti magici.
    
    Non sazia dei suoi seni continuai a scendere sul suo corpo scivolai sul suo bacino leccai il suo ombelico, ma a quel punto la voglia di giungere alla sua fica fu troppa mi inginocchiai tra le sue gambe, non avevo mai leccato un’altra donna in vita mia, mi ritrovai a guardarla tutta rasata e rosa luccicante dell’eccitazione che ci stavamo donando.
    
    Avevo timore per quello che stavo per fare non perche non lo volessi, ma solo perché non credevo di saperlo fare.
    
    Iniziai ad accarezzare le sue gambe lisce, le baciavo lentamente risalendo per l’interno coscia poi mi scontrai con la sua fica, vidi le mani di Silvì aprire il suo fiore offrendomi cosi la sua fica completamente aperta.
    
    Quel gesto mia aveva eccitato, mi tuffai tra le sue gambe con tanta irruenza che dopo pochi colpi di lingua Silvi mi disse:” più piano” ripresi fiato ed iniziai ad esplorare la sua fica con la bocca. Succhiavo le sue grandi labbra poi pian piano giunsi al suo clitoride che lucente svettava come un piccolo pene, appena iniziai a leccarlo mia sorella ebbe ...