1. Un campeggio...diverso 1^parte


    Data: 24/01/2023, Categorie: Esibizionismo, Autore: Fantasticante, Fonte: EroticiRacconti

    ... abbandonare il gruppo. Alla fine decidiamo di proseguire, nonostante l’insistenza dei due signori, e la scelta mi impone di caricarmi lo zaino della ragazza che sta male in spalla e tenerla per mano tirandola su anche un po’ a forza finché non si riprende un po’. Riprendendo il cammino ci riattacchiamo all’ultimo gruppetto e proseguiamo la strada. I ragazzi verso la fine sono davvero stanchi. A quel punto, anch’io sono sfinito. Da tre ore porto sulle spalle due zaini, uno davanti e uno dietro, e pesano, avendo il necessario per stare via una notte. Senza contare la ragazza attaccata a me. Decido di correre fino al rifugio, dove gli altri sono già arrivati, lasciare giù gli zaini e tornare indietro a fare staffetta per aiutare gli ultimi.
    
    Dopo mezz’ora di avanti e indietro, alla fine anche Angela e la ragazza arrivano al rifugio, e io dietro con ancora due zaini sulle spalle. Mandiamo i ragazzi nelle camere loro destinate e restiamo fuori noi dell’equipe a discutere sul da farsi per le prossime ore e per organizzare la nanna e il risveglio. In quello, Angela si lamenta delle gambe rigide. Io tra calcio e sport vari mi sono infortunato tante di quelle volte, che a forza di andare dal fisioterapista ho imparato qualche tecnica per certi problemi. Le chiedo: “Vuoi che ti sciolga un po’ i muscoli?”. E lei con il solito nostro tono canzonatorio: “bravo per averci provato, ma ho il moroso a casa e non sarebbe felice di vedere la scena…tartaruga” prendendomi in giro per essere ...
    ... arrivato ultimo (eh grazie, w la riconoscenza!!). “Il male è tuo, non volevo fare nulla di strano” e le faccio la linguaccia. Al che andiamo dentro al rifugio anche noi e andiamo nella camerata enorme che ci è stata assegnata, dove i ragazzi stanno facendo una baraonda pazzesca. Da bravi animatori ci incazziamo, li rimproveriamo un po’ e ristabilito l’ordine ci distribuiamo un po’ qua, un po’ là per farci il letto e tenerli d’occhio in attesa che ci chiamino per la cena. Dopo qualche minuto arriva Angela e si siede accanto a me accompagnata da due ragazzi per scherzare e cazzeggiare. Sento che fa una smorfia nell’allungare la gamba destra, allora, fregandomene di quello che può pensare, le afferro il polpaccio e inizio a massaggiarla. Dopo una prima iniziale resistenza, vedendo il gesto innocuo e sentendo sollievo ai muscoli, mi lascia fare. Non faccio nulla di “rischioso” in effetti, e prima una e poi l’altra, le massaggio entrambi i polpacci e la parte bassa della coscia. Ha gambe lunghe, è alta solo una decina di cm meno di me, quindi non vado mai oltre il dovuto, anche se le massaggio le cosce. Le sfioro la pelle nei punti più sensibili, mentre sono più deciso dove la sento rigida. Le mie mani calde sulla sua pelle liscia sfilano via con l’esperienza sufficiente a farla stare meglio e a notare qualche scossa di brivido che percorre il suo corpo. Le chiedo anche se ha freddo. Glissa, dicendo che le shorts a quella quota non sono il massimo e che si vestirà pesante appena ho ...