1. La latteria di Nonna -1


    Data: 24/01/2023, Categorie: Incesti Autore: messerfrank, Fonte: EroticiRacconti

    ... pare a Caterina piaceva, sentiva quell’uccello come aveva sentito quello di Boso, il toro che l’aveva montata lo scorso anno. Restò incantata a vedere quella scena oltraggiosa senza il coraggio di intervenire. Sentì anche un calore al bassoventre. Quella scena la stava eccitando e questo la riempiva di vergogna. Quando vide Gian estrarre la ricca proboscide ancora dura e sgocciolante di sperma sentì che doveva intervenire. Ma si prese qualche istante per valutare meglio l’attrezzo di suo nipote. Cercò di raffrontarlo mentalmente con quello di suo marito buon’anima e di suo figlio ma entrambi difettavano di qualche cm. Quello di suo marito era più corto e meno largo, quello del figlio più corto. A occhio e croce sarà stato almeno 30 cm se non di più, un cazzo da cavallo o da toro visto che era molto largo, specie alla base che terminava con i coglioni più grossi che avesse mai visto in vita sua e ne aveva visti di belli grossi assistendo alle monte.
    
    Dopo aver studiato bene la dotazione sentì il dovere di entrare per redarguire il nipote.
    
    -Cosa diavolo stavi facendo, razza di maiale depravato!!!
    
    Gian divenne rosso e armeggiando in modo goffo tentò di rimettere nei pantaloni quel grosso palo di carne ancora in parziale erezione ma nella manovra l’uccello roteò nell’aria e sparse qualche goccia di sperma attorno colpendo anche nonna Elga un po’ sotto il collo, nell’incavo di quei superbi meloni. La goccia scivolò dentro lasciando una striscia di sborra tra i ...
    ... seni.
    
    Nonna Elga si infuriò, intimò a Gian di rimettersi in ordine e di raggiungerla in cucina che dovevano fare due chiacchiere. Così uscì dalla stalla sbattendo forte la porta di legno perché si capisse che era molto arrabbiata.
    
    Gian si sistemò i pantaloni dopo essersi pulito l’uccello con la maglia. E a capo chino attraversò il cortile per andare a parlare con la nonna.
    
    La nonna lo aspettava in cucina seduta a capotavola. Nell’attesa si era ripulita con le dita dello sperma che era scivolato sui suoi seni. Lo aveva anche assaggiato, trovandolo più gustoso di quello del figlio e consistente come quello di Otis.
    
    -Siediti, gli disse.
    
    Gian si sedette abbastanza vicino. Nonna Elga non poté fare a meno di notare il grosso rigonfiamento dei suoi pantaloni, arrivava quasi a metà coscia. Come non aveva potuto notarlo, prima d’ora?
    
    -Lo sai che quello che stavi facendo è sbagliato? E’ contro natura accoppiarsi con gli animali.
    
    Non devi farlo mai più. Ci sono le ragazze per fare quelle cose. Te ne troverai una che ti piace, la sposerai e farai quelle belle cose per fare i figli.
    
    Gian scosse la testa. Sembrava molto triste.
    
    -Nonna, nessuna mai mi sposerà.
    
    -E per quale ragione?
    
    -Perché sono stupido e poi tutti mi deridono in paese, mi chiamano Cazzo d’asino, il figlio della Iole mi ha detto che nessuna ragazza mi vorrà mai, perché hanno paura che le sventri.
    
    Nonna Elga sorrise perché ricordava ancora la sua prima notte di nozze quando nonno Otis si calò i ...