1. La latteria di Nonna -1


    Data: 24/01/2023, Categorie: Incesti Autore: messerfrank, Fonte: EroticiRacconti

    ... sul letto con la gonna tirata sulla schiena e il grosso culo bianco nudo con suo padre dietro di lei con i calzoni a mezza asta che estraeva il grosso membro ancora duro ma sgocciolante di sperma dalla fica della nonna.
    
    Ansimando i due scesero dal letto e si ricomposero.
    
    -allora affare fatto, disse suo padre e la nonna annuì.
    
    Gian intanto era ridisceso e li aspettava in cucina.
    
    Antonio gli diede una carezza e un bacio e gli disse di fare il bravo poi andò alla macchina e tirò fuori la valigia con le sue cose e la lasciò davanti alla porta.
    
    Salutò e disse a nonna che sarebbe ripassato fra un mese.
    
    Così iniziò la nuova vita in montagna di Gian.
    
    Per molti anni non successe nulla di ché. Gian imparava a lavorare nella fattoria, a governare gli animali, mungeva le mucche. La sera era molto stanco e non vedeva l’ora di andare a letto. L’unica sua distrazione era spiare nonna mentre faceva il bagno. Si tirava fuori l’uccello che era già fuori misura e se lo menava mentre sua nonna passava la spugna su quelle tettone enormi e bianche.
    
    Quando fece 16 anni la sua vita cambiò perché cominciò a sentire la voglia di infilare quel coso, che nel frattempo era diventato spropositato, in qualunque anfratto umido gli capitasse.
    
    Gian era bassino, appena 1 e 65, era tozzo, collo taurino e non sembrava una cima, che fosse un po’ scemotto e duro di comprendonio era chiaro a tutti. Come era chiaro anche che tra le gambe aveva un portento della natura. Aveva ereditato ...
    ... gli stessi geni del nonno e del padre anch’essi dotati di spropositati uccelli ma il suo li superava sia in lunghezza che in larghezza.
    
    Se infatti l’uccello di nonno Otis aveva raggiunto i 23 cm in erezione e 9 cm di diametro, quello del padre i 27 cm e 10 di diametro, il suo era di ben 32 cm e 12 di diametro, un palo di carne che avrebbe gareggiato con un cavallo.
    
    Non trovando ragazzine con cui soddisfare le proprie voglie Gian cominciò a dedicarsi agli animali da fattoria. Provò a montare una capra ma appena l’animale sentì il suo affare bussare al suo buco scappò dopo avergli mollato dei calci nelle palle.
    
    Scoprì però che le vacche erano più facili perché avevano la vagina più grossa e adatta al suo enorme cazzo, che era più simile a quello di un toro che di un uomo. Così usando lo sgabello per la mungitura riuscì a salire all’altezza giusta e a infilare il suo nerbo durissimo nella cavità della vacca che cominciò a muggire di piacere.
    
    Gian venne 3 volte senza mai perdere l’erezione. La vagina della mucca si contraeva stringendo il suo cazzo. Dopo la terza volta Elga sentì i muggiti, era nel campo e stava strappando le erbacce. Si incuriosì, sembrava che la mucca stesse partorendo. Si avvicinò alla stalla sospettosa. Insieme ai muggiti della mucca che le ricordavano quelli della monta, sentì altri gemiti, umani. Accostò la porta della stalla e vide una cosa che le fece strabuzzare gli occhi.
    
    Suo nipote Gian si stava fottendo la sua mucca Caterina. E a quanto ...