1. La Notte di San Lorenzo – Capitolo 2


    Data: 22/01/2023, Categorie: Erotici Racconti Cuckold Racconti Erotici, Autore: NuovoMenestrello, Fonte: RaccontiMilu

    ... sputato tutto nel rubinetto – Fai schifo, sei proprio un porco. E subito si lavò i denti.
    
    Ero sul letto da solo ormai da un’oretta. Mia moglie, Claudia, era uscita un “attimo” e ancora non era tornata. Immaginavo di sapere dove fosse. – Eccomi… – disse quando finalmente tornò in cabina. – Tutto ok? Ci hai messo un po’… – Ho incrociato Mario un po’ infoiato – disse lei sorridendo – ho dovuto calmargli i bollenti spiriti a modo mio. Sospirai. Non ero geloso… O meglio lo ero, ma non per quello che si potrebbe pensare. Molti non lo capiscono. Non comprendono quanto mi piaccia vedere mia moglie scopata da altri uomini. Eppure magari quelle stesse persone si masturbano davanti a un porno. Ecco, non è colpa mia se mia moglie è la mia pornostar preferita.
    
    – Cosa? – mi chiese vedendomi un po’ infastidito. – Lo sai, a me piace che ti scopi Mario. Mi fa impazzire come ti possiede… Però voglio essere coinvolto, voglio guardare. Mi piace esserne parte. Però non importa eh, tranquilla. Mia moglie colse un tono dispiaciuto più che arrabbiato. Salì sul letto accanto a me, a quattro zampe, come una pantera a caccia della sua preda. Quindi si avvicinò al mio orecchio e sussurrò. – Vuoi sapere cosa abbiamo fatto? – chiese mettendomi una mano sul cavallo dei pantaloni – Li vuoi i dettagli più sordidi? Annuimmo io e il mio cazzo: io muovendo il capo, il mio cazzo iniziando ad indurirsi. Appena divenne duro abbastanza me lo tirò fuori dal pantalone del pigiama e iniziò a farmi una lenta ...
    ... sega.
    
    – L’ho incrociato sul ponte, si vedeva il suo enorme cazzo durissimo già sotto al pantalone. – iniziò a raccontarmi mia moglie sempre sussurrando all’orecchio. La sua voce mi dava dei brividi di piacere mentre la sua mano carezzava l’asta del mio cazzo. – Non ha avuto bisogno di parlare, mi ha portato dietro una scialuppa e si è slacciato il pantalone. Quando ho visto quel suo cazzo così grosso e duro non ho resistito e sono caduta in ginocchio. La sua cappella sembrava aver bisogno di essere lubrificata, così me la sono infilata in bocca tutta e ho iniziato a succhiargli il cazzo. Mentre parlava, ogni tanto, allungava un po’ la lingua, leccandomi l’orecchio e accentuando quelle sensazioni così intense. Con la mano iniziò ad accelerare la sega. – Quando non ne poteva più della mia bocca che gli succhiava il cazzo, quando ha sentito il bisogno fisico di fottermi come una cagna mi ha presa per le spalle e mi ha fatto stendere. Mi ha spogliato e ha iniziato a scoparmi. A questo punto la sega diventò ancora più forte. Cazzo quanto mi eccitava pensarla scopata sul ponte della nave, alla mercé di chiunque potesse passare. Mi divenne di marmo. Certo non è un cazzo enorme il mio, non quanto quello di Mario, ma si fa rispettare… Spero. – In che posizione? – chiesi avido di dettagli. – La missionaria, con lui che mi dominava. Ogni spinta di bacino sentivo il suo cazzo inchiodarmi sul ponte della nave non dandomi vie di fuga… Poi però… – Poi però? – Ho deciso che dovevo fargli ...