1. La commessa


    Data: 18/01/2023, Categorie: Lesbo Autore: Viola2, Fonte: Annunci69

    "Ciao, posso aiutarti?".
    
    La voce di una ragazza mi sorprende da dietro, mentre cerco un vestito per un matrimonio che avrò tra un mese.
    
    "Ciao, stavo dando un'occhiata, però…si, forse faccio prima se chiedo a te. Sto cercando un vestito da indossare per un matrimonio".
    
    "Bene, ti faccio vedere un po' di cose. Seguimi".
    
    La ragazza mi passa davanti, facendomi strada. È molto carina, giovane, avrà la mia età, piccolina di statura ma con tutte le forme al punto giusto. Un bel culetto piccolo e tondo, vita stretta, magra, capelli lunghi neri raccolti in una coda.
    
    "Eccoci. Hai preferenze? Lungo o corto?".
    
    "Guarda, non ho idea. Fai te, abbiamo all'incirca la stessa taglia, a parte il seno credo".
    
    Sorride, in effetti anche se ben contenuto da una maglietta stretta, si capisce che è molto prosperosa, almeno una quarta misura. Prende un paio di vestiti, me li fa vedere e poi mi dice di seguirla verso il camerino.
    
    "Provali pure, vedi se ti piacciono".
    
    Entro e inizio a spogliarmi, metto prima un vestito corto, forse troppo da teen-ager, da ballo dell'ultimo giorno di scuola. Esco, mi guarda ma subito lo scartiamo. Rientro e mi spoglio per indossare il secondo, nel frattempo sento la sua collega dirle che stava per andare via e di pensare lei alla chiusura. Tolgo il vestito, rimango in perizoma e reggiseno, prendo l'altro vestito che avevo appeso e nel guardare lo specchio mi accorgo che la tenda non è chiusa bene e lei che guarda dentro, solo che vedendo il mio ...
    ... sguardo subito si volta. Mi viene da sorridere, indosso il secondo vestito, lungo e troppo coperto e poi esco fuori.
    
    "Questo mi sembra un po' troppo coperto, mi piacerebbe qualcosa di più…scoperto", le dico.
    
    "Hai ragione, ti prendo qualcos'altro".
    
    Rientro, chiudo la tendina ma la lascio di proposito un po' aperta, voglio vedere se mi guarda ancora o è stato solo uno sguardo innocente. Rimango di nuovo in intimo, sento i suoi passi, guardo attraverso lo specchio e rieccola. Beccata di nuovo a buttare l'occhio.
    
    "Ti passo questo vestito", dice lei allungando il braccio dentro il camerino.
    
    "Grazie", le rispondo prendendolo e mentre lo faccio le sfioro la mano volutamente.
    
    Indosso quest'altro vestito, di nuovo lungo, stretto, con spacco vistoso laterale e leggermente scollato sulla schiena. Nel frattempo mi porta un paio di scarpe con tacco alto. Esco.
    
    "Stai benissimo", dice subito lei.
    
    "Grazie, ma non ce l'hai uno specchio più grande?", le chiedo.
    
    "Certo, seguimi", dice portandomi nella stanza accanto.
    
    "Oooh, già meglio. È molto carino, anche se mi tira un po' sopra".
    
    "Forse dovresti provare a indossarlo senza reggiseno, secondo me ti starebbe meglio".
    
    "Dici? Mi sa che hai ragione. Sono una scema, lo dovevo togliere prima. Mi tocca tornare di là".
    
    "Se vuoi puoi farlo qui, non c'è nessuno. Anzi, aspetta, chiudo un attimo la porta, così non entra nessuno".
    
    La ringrazio, va a chiudere la porta, io nel frattempo tolgo il reggiseno e rimetto la ...
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