1. Linda la nerd – Capitolo 24


    Data: 07/01/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Tradimenti Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... nella e-mail, sbagliando un paio di volte per la fretta e imprecando quando ricominciava. Quando premette “Ok” dopo aver inserito correttamente il codice, si ritrovò a fissare lo schermo, deluso che non avesse funzionato, maledicendo mentalmente il suo amico Paolo. Poi gli chiese scusa con il pensiero quando il suo cuore ebbe un sobbalzo nel vedere la schermata di sblocco dissolversi in una serie di icone più o meno familiari. Senza nemmeno pensarci, Tommaso premette l’icona di WhatsApp, sicuro che quello fosse la fonte migliore per scoprire cosa Tania non voleva che lui sapesse.
    
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    Le ultime case di Caregan non erano delle villette come ci si sarebbe aspettato, ma un paio di austeri, bassi condomini marroni che, agli occhi di Linda, non potevano competere con la sobria bellezza di quello in cui abitava lei. Non sapeva chi ci vivesse, ma di certo non dovevano essere felici di avere un sentiero che si staccava dalla strada asfaltata e si introduceva tra gli alberi del bosco appena oltre, con turisti ed escursionisti che lo percorrevano per raggiungere le proprie destinazioni, soprattutto per il fatto che dovevano lasciare la propria auto nel piccolo parcheggio nei pressi. Quella domenica, comunque, non sembrava esserci molto traffico, considerando che c’erano solo una Volvo rossa e, di nuovo, la Subaru blu con quell’alettone sul retro. Non che importasse molto alla ragazza, poiché non aveva ancora nemmeno la patente, e in quel momento, se l’avesse avuta insieme ad ...
    ... un’auto, sarebbe fuggita oltre l’orizzonte pur di non andare a quella dannata gara. Ormai, però, era tardi per ripensarci, e i primi alberi del bosco avevano cominciato a trovarsi oltre le sue spalle. Aveva indossato una maglia con cappuccio che teneva floscio sulla schiena, e aveva messo le mani nella capiente tascona sul davanti, simile ad un tubo di stoffa, in cui aveva messo le chiavi di casa ed il telefonino. Camminava con la testa bassa, pensierosa, con gli uccelli che le urtavano i nervi con il loro dannato cantare. Le foglie marce sotto i suoi piedi scricchiolavano come se avesse camminato sopra delle patatine fritte cadute da un sacchetto gigantesco. Un uccello, forse un merlo, lanciò un grido, poi un frullare di ali spaventate attraversò l’aria alle sue spalle. Linda si fermò, voltandosi, sbattendo le palpebre. Se fino ad un attimo fa quel bosco era una cacofonia di suoni, sembrava che all’improvviso avessero tolto l’audio all’ambiente attorno a lei. La ragazza rimase lì un istante, e nonostante fosse la fine di aprile ed un sole imperioso fosse l’unico protagonista di un cielo azzurro, un brivido le corse lungo la schiena. Spazzò con lo sguardo il bosco attorno a lei, cercando di individuare qualche particolare fuori posto, un’ombra che si muovesse, un rumore sospetto. – C’è qualcuno? – gridò, sperando nel suo cuore che nessuno, realtà, la sentisse. Restò ferma per dieci o quindici rapidi, interminabili colpi nel suo petto, che rimbombavano nelle sue orecchie, poi si ...
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