1. Bonsai


    Data: 21/12/2022, Categorie: Sentimentali Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    Fiori rossi di una camelia nel giardino.
    
    Come una zoomata cinematografica il mio sguardo ci si focalizza, ammaliato dai carnosi petali dell'effimero fiore. La visione si ingrandisce ed i particolari esterni scompaiono.
    
    La mia mente si concentra solo sull'intenso carminio.
    
    I pensieri si dissolvono e nella mente affiorano immagini di fiori di loto dal colore saturo di fucsia. Le foglie delle piante acquatiche si allungano intraprendenti sulle insondabili acque di un lago orientale. Si espandono, tenaci, ne conquistano la superficie. Le acque scure, sottomesse, ne raccolgono la vita.
    
    La mente viaggia senza briglie ed il mio corpo viene rapito dalle placide acque del lago Hoan Kiem.
    
    Incantevole specchio d'acqua, oasi di pace incastonata nel caotico chiasso delle biciclette e dei mezzi a motore.
    
    Come camminando in punta di piedi su un vaporoso alito di vento, attraverso il The Huc, abbandonandomi alle spalle la strada Dinh Tien Hoang. Il ponte del sole nascente, laccato di rosso e di storia, mi restituisce sui suoi legni un paesaggio antico in cui lo spirito può librarsi dal mio corpo ed aleggiare con le antiche anime di Van Xuong e del generale Tran Hung Dao. L'anima di La To mi protegge e mi guida scivolando indietro nei secoli.
    
    Il piccolo isolotto, perla senza tempo, è cintato da sontuosi vasi in porcellana ornati di antichi ideogrammi che ostentano bonsai dall'aspetto patriarcale. Alti e giovani alberi, intorno rivendicano, ribelli, ardore ed impeto ...
    ... giovanile sotto lo sguardo rarefatto e accondiscendente degli alberi secolari, che, mollemente adagiati nei loro vasi, come anziani su panche di mogano, restano pazienti a narrarsi di vicende dimenticate.
    
    Lo sguardo si incunea verso il tempio buddista di Ngoc Son.
    
    Incensi bruciano dai vasi dei bonsai e fumi spessi ed azzurri si alzano dalle entrate del tempio, come anime in cerca dei sentieri del vento.
    
    Il tempio è scuro e buio, insondabile e intimo come il ventre di una donna.
    
    Solo dopo qualche minuto la vista si abitua, rivelando intagli e fregi di oro e di vermiglio.
    
    Scheletri di incensi spenti, avvolti su sé stessi, si mescolano a nuovi bastoncini fumanti; il profumo di espande come preghiere che invocano pace e benedizioni, trasportate dalle volute a spirale dei vapori carichi di aromi.
    
    Il legno è nero di fumo e di storia, impregnato di preghiere e voti.
    
    Il silenzio ci restituisce antiche eco di gong che scandivano i momenti di preghiera di monaci vestiti di arancione.
    
    Mantra ripetuti con voci monotone ed assonanti.
    
    L'aria ci circonda satura di odori e misticismo e ci solleva l'anima, ci sgrava da pensieri e preoccupazioni, ci libera la mente.
    
    Il monaco del tempio ci accoglie sdentato e bonario nel vestibolo degli ambienti più interni.
    
    La lunga barba bianca e liscia si unisce ai baffi cadenti, incorniciando un sorriso invitante.
    
    Gli occhi sono solo due scure fessure, solchi scolpiti come ferite in un tenero legno.
    
    Rughe insondabili ...
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