1. Dal preside


    Data: 11/12/2022, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: A_, Fonte: RaccontiMilu

    Il rumore dei tacchi delle mie décolleté nere rimbombava nel corridoio della scuola deserta. Era una calda giornata di fine giugno. Il mio vestitino a fiori leggero svolazzava ad ogni passo, sollevandosi e scoprendomi leggermente le cosce magre e sode. Ero agitata per quella convocazione improvvisa del preside, il tono della sua voce quando mi aveva chiamata al telefono per dirmi di raggiungerlo nel suo ufficio, mi era parso serio e austero. Nonostante fosse di qualche anno più giovane di me, aveva la capacità di mettermi in soggezione anche solo guardandomi, non ero mai riuscita a dargli del tu come facevano i miei colleghi e le nostre conversazioni erano sempre brevi ed essenziali.
    
    Un uomo sicuro di sé pieno di fascino, di poche parole, gli occhi scuri, sguardo profondo a volte difficile da sostenere.
    
    Arrivai dietro la porta mi sistemai il vestito e i capelli, e, dopo un respiro profondo con cui presi coraggio , bussai due volte. E dopo aver sentito il suo “avanti” respirai a fondo, impugnai la maniglia e aprii la porta. Restai qualche minuto sulla soglia, quasi imbambolata, poi lo salutai, richiusi la porta. Mi separavano pochi passi dalla sua scrivania, avanzai lentamente e mi ritrovai in piedi, davanti a lui. Sentii il suo sguardo appiccicato addosso, in pochissimi secondi mi squadrò, mi disse sorridendomi di accomodarmi. Mi sedetti e lo guardai con aria preoccupata. Lui si alzò improvvisamente fece un giro intorno alla scrivania poggiandosi al bordo in piedi, ...
    ... davanti a me, incroció le braccia e mi fissò. Io arrossì , sentii le guance infiammarsi e il battito del mio cuore lo avvertii in gola, sembrava impazzito.
    
    ” Volevo proporle di affidarle l’organizzazione di un corso di scrittura creativa per gli studenti che partirà a settembre. Ho deciso che lei è la persona adatta, accetta?”
    
    Le parole mi rimasero impigliate in gola e riuscii solo ad annuire. Mi sentii stupida. Poi, dopo un colpo di tosse, riuscii a dirgli di sì e lo ringraziai.
    
    ” Ci rivedremo per i dettagli ” – esclamò.
    
    Anche questa volta fui capace solo di annuire e, quando stavo per alzarmi, sentii improvvisamente la sua mano aperta sulla spalla, premeva sulla clavicola e mi riportó al mio posto. Sollevai lo sguardo e incrociai il suo , tolse la mano dalla spalla per accarezzarmi la guancia.
    
    Un lungo e intenso brivido mi attraversò la schiena e sentii l’eccitazione salire all’improvviso.
    
    Ero seduta con le gambe unite, le strinsi istintivamente, come se potesse servire a tenere sotto controllo le sensazioni che stavo provando. Lui se ne accorse. ” Sei bagnata. Vero troia ?”.
    
    Abbassai lo sguardo, lui mi prese la testa e, tenendomi dalla nuca, la portó tra le sue gambe. La guancia schiacciata sul suo sesso, che sentivo grosso e duro attraverso il tessuto dei pantaloni. Quasi non respiravo così costretta. Non mi ero mai sentita così eccitata .Sentirmi chiamare troia mi aveva accesa e non desideravo altro che lui mi usasse e liberasse la zoccola che si ...
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